(da Jerusalem Post) Il numero di morti all’ospedale arabo Al-Ahli, causato dal missile difettoso della Jihad islamica palestinese sparato mercoledì sera, potrebbe essere stato grossolanamente travisato da fonti locali, secondo quanto riportato giovedì da diverse fonti di intelligence indipendenti e da fonti giornalistiche europee.
Fonti locali gazane gestite da Hamas sostengono che nell’ospedale sono state uccise 471 persone; fonti di intelligence indipendenti straniere hanno invece affermato che il numero era più vicino a 10-50 persone.
Il quotidiano francese Le Monde ha osservato in un’analisi di giovedì che almeno 15 corpi senza vita erano visibili in filmati verificati dell’area pochi istanti dopo l’esplosione. Quattro di questi erano corpi di bambini.
Cosa si vede nelle immagini?
La fonte di intelligence open-source OSINTtechnical su X (ex Twitter) ha analizzato l’incidente utilizzando immagini satellitari ottenute tramite il satellite SkyWatch. Ha osservato che non è stato possibile distinguere chiaramente l’area intorno al complesso ospedaliero. In particolare, OSINT ha esaminato il cimitero da cui sarebbe stato lanciato il proiettile, secondo una telefonata intercettata rilasciata dall’IDF.
In that vein, Anglican bishop Hosam Naoum did say that people were known to have flocked to the hospital as a sanctuary site after local strikes.
He also confirmed that the hospital would remain open.
Stream link, both at 1:40 and 2:40.https://t.co/LLOZc7hYy2
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) October 19, 2023
Nella registrazione dell’IDF, due agenti di Hamas hanno scoperto che uno dei loro razzi era caduto in ospedale e non in Israele.
OSINT ha osservato che, sulla base di un’analisi preliminare delle immagini, “non c’è una ‘pistola fumante’ che possa essere facilmente indicata”.
Sia OSINT che Nathan Ruser, analista dell’Australian Strategic Policy Institute, hanno valutato anche le istantanee del parcheggio fuori dall’ospedale prima e dopo l’esplosione.
🧵Now that day has broken, and we're getting better evidence, I'm willing to share some PRELIMINARY thoughts on the al-Ahli hospital explosion. The photos of the scene are, to me, not consistent with an airstrike and are not consistent with claims that 500+ people were killed. pic.twitter.com/dzA3Bx71hr
— Nathan Ruser (@Nrg8000) October 18, 2023
Ruser ha dichiarato che, a suo parere, “le foto della scena non sono coerenti con le affermazioni secondo cui sarebbero state uccise più di 500 persone”.
L’OSINT ha ipotizzato che l’esplosione abbia avuto l’impatto peggiore sugli sfollati che si erano riuniti per ripararsi nel cortile dell’ospedale. È probabile che mercoledì sera siano rimaste uccise tra le 30 e le 50 persone. “Hanno subito il peggio dell’esplosione”, ha scritto l’OSINT, “molti dei loro corpi erano gravemente ustionati”.
Of note, casualty-wise, I can confirm a number, probably 30-50, IDPs (internally displaced persons) were sheltering on the lawn in the courtyard of the Ahli Hospital in the red highlighted area.
They took the worst of the blast, many of their bodies were badly burnt. pic.twitter.com/Y5qpGohMyl
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) October 18, 2023
Ruser ha notato che nel raggio di circa 10 metri dal luogo dell’impatto, le auto sembravano in gran parte non danneggiate.
Photos of the aftermath show that the vast majority of the damage is from fire. Only 3 cars show any clear sign of kinnetic/structural damage. And for two of them, the general structure remains intact – despite clear damage. pic.twitter.com/AcsNnqvtXl
— Nathan Ruser (@Nrg8000) October 18, 2023
Infine, secondo la Reuters, che cita un rapporto non classificato dell’intelligence statunitense pubblicato giovedì, il bilancio delle vittime è stimato “probabilmente all’estremità inferiore dello spettro tra 100 e 300”. Reuters ha aggiunto che la valutazione potrebbe evolvere.
Confusione intorno all’ospedale arabo Al-Ahli
Quando mercoledì sera si è verificata l’esplosione all’ospedale arabo Al-Ahli di Gaza, le autorità gazane hanno attribuito la responsabilità all’IDF. I media stranieri e i portavoce dei governi internazionali hanno condannato il presunto attacco di Israele.
Tuttavia, in seguito è emerso in un rapporto dell’IDF, approvato da funzionari dell’intelligence statunitense e da altre fonti di intelligence indipendenti, che l’esplosione è stata causata da un missile della Jihad islamica palestinese sparato per errore verso Israele dall’interno di Gaza.
I principali elementi di prova a sostegno di questa tesi sono stati i video della traiettoria del missile e il fatto che alle 18:59, quando è avvenuta l’esplosione, la PIJ aveva appena lanciato una raffica di razzi verso il sud di Israele.