erdogan

Smettetela di attaccare Erdogan per le epurazioni che sta facendo in Turchia, sta solo facendo il suo lavoro di buon musulmano che non è quello di garantire i Diritti e di rispettare quelle che noi in occidente consideriamo “regole fondamentali”, ma è quello di trasformare uno Stato laico in uno Stato Islamico basato sulla Sharia.

Qualsiasi buon musulmano lo farebbe altrimenti non sarebbe un buon musulmano. Non ci credete? Guardate cosa scrive Hamza Roberto Piccardo, fondatore del UCOII e considerato membro influente del cosiddetto “Islam moderato”:

Abbiamo un concetto di rivoluzione fortemente influenzato dalla storia. Quella francese è stata una rivoluzione borghese. Quella russa di operai e soldati, quella cinese è stata contadina, entrambe in qualche maniera marxiste-leniniste. Quella attuale in Turchia è a mio avviso una rivoluzione democratica su base islamica

Rivoluzione islamica, Piccardo usa lo stesso termine (con parole leggermente e furbescamente diverse) usato dagli Ayatollah iraniani per definire il golpe con il quale destituirono lo Shah Mohammad Reza Pahlavi. Rivoluzione islamica (democratica sic) in luogo di uno stato laico basato sulla separazione dei poteri e sui contrappesi a garanzia della democrazia e dei Diritti. E’ il sogno di ogni buon musulmano moderato, sostituire la laicità e una costituzione laica con la Sharia. E non ne fa nemmeno mistero il buon musulmano moderato Piccardo che a ridosso del contro-golpe (o contro-golpetto) di Erdogan e dopo che il sultano turco (o califfo) ha dato il via alle epurazioni scrive euforico su Facebook:

dopo tante primavere bidone, ora una vera rivoluzione. Non m’interessa neppure chi l’abbia innescata, quel che conta è che a quasi 100 anni da Ataturk la Turchia torna ad essere una grande nazione musulmana di fatto e di diritto

Al diavolo la laicità e viva la nazione musulmana di fatto e di diritto. Ecco, ci troviamo di fronte alla rappresentazione del perfetto musulmano moderato, membro eminente della comunità musulmana e della Fratellanza Musulmana che con due parole ci spiega con esattezza qual’è la sua visione per il futuro, qual’è il suo sogno probabilmente anche per il nostro Paese.

E allora, perché mai ci dovremmo indignare di quello che sta facendo Erdogan in Turchia quando abbiamo tanti piccoli Erdogan in casa? Perché mai dovremmo accusare Erdogan di chissà quali nefandezze quando quelle stesse nefandezze rientrano perfettamente nella figura del buon musulmano moderato nostrano?

E basta anche con tutte queste richieste alla comunità islamica di schierarsi apertamente contro il terrorismo islamico. Ogni volta che c’è un attentato islamico siamo li a chiedere una loro risposta che ci tranquillizzi e ogni volta otteniamo solo silenzio o poche parole di circostanza. Non vi basta come risposta?

Scritto da Antonio M. Suarez