A Gaza i 70.000 cadaveri prodotti dal “genocidio” israeliano non si trovano. Sono state scoperte solo poche fosse comuni ma con un numero di cadaveri che non va oltre le centinaia, così da informazioni provenienti dall’International Committee of the Red Cross e presso la Mezza Luna Rossa1.
Bene, meno morti ci sono stati e più ne siamo felici ma questo, per altri versi, dovrebbe aumentare la nostra inquietudine. Da subito dopo il tragico 7 ottobre 2023 le piazze europee si sono riempite di gente che gridava al genocidio: quello dell’esercito israeliano contro i civili palestinesi.
Ad ogni raid aereo israeliano il Ministero della sanità di Hamas comunicava al mondo il numero esatto degli innocenti morti sotto le bombe. Eppure, sappiamo che a più di vent’anni dagli attentati alle torri gemelle vi sono ancora circa 1.000 corpi da identificare. Sotto quelle macerie era difficilissimo distinguere tra i resti di un uomo, una donna o un bambino.
A Gaza, invece, un’ora dopo sapevano già tutto e, soprattutto, nessuno ha mai dubitato di quei dati sparati via etere alla comunità mondiale che mentre si disperava, in parte, gioiva perché si rendeva evidente la crudeltà dello Stato colonialista di Israele.
Quei dati, mai verificati da enti internazionali, costituivano la “gradita” conferma di una convinzione generalizzata fra i cittadini anti-occidentali e anti-semiti: lo Stato di Israele è ladro di terre altrui e assassino.
Qui non si tratta di tifare per una delle due fazioni in lotta ma si tratta di tifare per la verità, per la salvaguardia del rispetto e della lucidità mentale di tutti noi: se per due anni si è gridato al genocidio, stabilendo a livello planetario che vi è un mostro, Israele, e una vittima indifesa, i civili palestinesi, ebbene di ciò si devono esibire le prove.
Tutto questo deve diventare, adesso, un argomento prioritario, il principe degli argomenti. Invece no, nessuno dice niente, salvo pochi, come in questo sito, ora c’è la tregua e non interessa a nessuno quello che c’è o non c’è sulla scena del crimine: a Gaza.
Come mai i macchiettistici leader della nostra sinistra non hanno niente da dire? Dove sono i 70.000 cadaveri dei morti sotto le bombe? E quelli morti di stenti per la carestia, ovviamente sempre causata da Israele, dove sono? Migliaia e migliaia di corpi smembrati e dilaniati sotto le macerie dovrebbero emettere odori nauseabondi che appestano l’aria di tutta la striscia, per non parlare delle infezioni.
L’Occidente e la verità
Quando l’Europa disconosce le proprie radici culturali si macchia, più o meno consapevolmente, di apostasia2. In sostanza, Essa rifiuta i contenuti profondi della propria matrice esistenziale che si formò dall’incontro fra la religione giudaico-cristiana di Gerusalemme, il diritto romano e la sapienza ateniese. Da quella triplice alleanza è iniziato il lungo cammino che ci ha portati alla scienza galileiana e ai diritti umani, anche Maximilien de Robespierre3 ha studiato dai preti: i padri Oratoriani.
Se ci viene narrato di un genocidio che ha causato ben 70.000 morti (ripeto il dato perché merita) ma i cadaveri non si trovano a noi che ce ne importa? Siamo troppo presi dal caso Garlasco. Che cosa ce ne facciamo noi, occidentali, dell’oggettività fattuale dei dati se ci stiamo convincendo che i generi sessuali non sono due, uomo e donna, ma una settantina e più LGBTQIA+4? Qualcuno sa se esiste una qualche rigorosa e riconosciuta ricerca scientifica che avvalora e certifica tale affermazione?
Mandiamo pure alle ortiche anche 500 anni di scienza galileiana ed epistemologia scientifica, l’oggettività dei fatti e il rigore del pensiero costituiscono un ostacolo al nostro desiderio di perdita dell’identità. I terroristi di Hamas, o di qualunque altra genia, possono raccontarci quello che vogliono a dispetto di qualunque prova oggettiva.
Se l’UE e l’intero Occidente, sono disposti a digerire qualunque tipo di narrazione indipendentemente dai fatti, dalla storia e dal diritto in nome del politicamente corretto (secondo la sinistra) e l’inclusione (secondo la sinistra) siamo destinati al naufragio culturale.
Su questa china Papa Francesco è riuscito a far passare Gesù, Giuseppe e Maria per emigranti quando, nei Vangeli, Essi si erano solo diretti a Gerusalemme per registrare Giuseppe al censimento indetto dai romani.
L’Occidente rischia la propria dissoluzione nel folle multiculturalismo di stampo arabo-musulmano, una sorta di Titanic che affonda mentre si suona, si balla e si canta l’inno del politicamente corretto.
Il Cardinale Pizzaballa si stracciò le vesti per una cannonata tirata per sbaglio da un carro israeliano su una chiesa di Gaza, errore militare di cui lo stesso Netanyahu si è scusato, ma sulle centinaia di chiese cristiane date alle fiamme dai musulmani in Sudan e in Nigeria non ha niente da dire.
Pur di negare il diritto dello Stato di Israele ad esistere siamo disposti a berci qualunque falsità: i territori rubati, l’occupazione della Cisgiordania, il genocidio e le scempiaggini della signora Albanese.
L’ONU, dal canto suo, si appresta ad essere il curatore fallimentare dell’Occidente e dell’occidentalità mentre gli avvoltoi: Hamas, i Fratelli musulmani, Putin, l’Iran, la Cina e il resto del BRICS se ne stanno appollaiati ad aspettare di gustare le nostre spoglie identitarie.
La sinistra italiana, ad esempio, gode di una tale prospettiva perché con il crollo dell’URSS ella ha già perduto da un pezzo la sua identità e non tollera quella di altre visioni del mondo. La nostra sinistra vive solo di antifascismo, ha bisogno dei fascisti, anche immaginari, come controfigura di un passato che non c’è più ma le consente un residuo di parvenza identitaria. Tuttavia, come ebbe a dire il comunista Bordiga5:- Il peggior prodotto del fascismo fu l’antifascismo-.
1 Franco Londei, Rights Reporter, Qualche legittima domanda sul genocidio di Gaza, 7 dicembre 2025
2 Rifiuto del proprio credo.
3 Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre, detto l’Incorruttibile (Arras, 6 maggio 1758 – Parigi, 28 luglio 1794) è stato un politico, avvocato e rivoluzionario francese.
4 è un acronimo che indica le persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer/interrogative, Intersessuali e Asessuali. Il simbolo “+” rappresenta tutte le altre identità di genere e orientamenti sessuali non inclusi esplicitamente nelle lettere, e la sigla nel suo complesso simboleggia una comunità ampia e diversificata.
5 Amadeo Bordiga (Ercolano, 13 giugno 1889 – Formia, 25 luglio 1970) è stato un politico, giornalista e co-fondatore e primo segretario del Partito Comunista d’Italia, fu famoso soprattutto per i suoi contributi alle posizioni ideologiche della sinistra comunista, che lo resero uno dei capi storici della Sinistra Comunista Italiana, corrente anche detta bordighismo.

