Gli Stati Uniti sarebbero pronti a riconoscere la sovranità di Israele sulle Alture del Golan o quantomeno a inserire la questione al primo posto della prossima agenda politica tra i due Paesi che andrà in discussione i prossimi giorni a Washington.

A confermare le indiscrezioni che girano ormai da tempo è una intervista del Ministro della intelligence israeliano, Israel Katz, alla Reuters (1) nella quale Katz afferma che Israele sta premendo sul Presidente Trump affinché riconosca la sovranità israeliana sulle Alture del Golan come mossa successiva e conseguente al trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme e dell’uscita degli USA dall’accordo sul nucleare iraniano.

«Questo è il momento perfetto per fare una mossa del genere» ha detto Israel Katz alla Reuters. «La risposta più incisiva che puoi dare agli iraniani è riconoscere la sovranità di Israele sul Golan con una dichiarazione americana, un decreto presidenziale (che lo attesti di Diritto n.d.r.)».

La questione del Golan era tra quelle più importanti sollevate dal Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante la sua prima visita negli Stati Uniti dopo l’elezione del Presidente Trump, poi passata in secondo piano rispetto al trasferimento dell’ambasciata e all’uscita dall’accordo sul nucleare iraniano. Ma ora sembra prepotentemente tornare alla ribalta tanto che dovrebbe essere in agenda già dagli incontri che si svolgeranno nei prossimi giorni a Washington.

Israele ha occupato le Alture del Golan nella Guerra dei sei giorni e da allora le considera non solo un “possedimento altamente strategico” in quanto dal Golan si domina e quindi si potrebbe minacciare tutto il territorio israeliano, ma anche una parte del proprio territorio dato che nel frattempo vi sono sorti un gran numero di insediamenti.

L’Onu e la comunità internazionale non riconoscono tuttavia la sovranità israeliana sulle Alture del Golan e ne chiedono la restituzione alla Siria, un atto che però Israele si rifiuta di fare proprio per la posizione strategica del Golan che rischia di mettere seriamente in pericolo la sicurezza dello Stato Ebraico.

Da Washington non arrivano però conferme alle parole di Israel Katz. Un funzionario della casa Bianca sentito dalla Reuters si è limitato a dire che «Israele e Stati Uniti si incontrano su una vasta gamma di questioni» senza però confermare che tra queste questioni ci sia anche quella relativa alle Alture del Golan. Forse lo sapremo i prossimi giorni quando una delegazione israeliana si recherà a Washington per definire alcune questioni di primaria importanza.