Una nuova seria minaccia per Israele arriva dal Golan dove una milizia armata, finanziata e addestrata dall’Iran si è posta come obiettivo di «liberare il Golan dalla occupazione israeliana». E’ la Brigata sciita di liberazione del Golan (Shiite Golan liberation brigade) composta da sciiti iracheni che da diversi anni combattono a fianco di Hezbollah in Siria e che ora, dietro ordine di Teheran, ha lanciato ufficialmente la sua sfida a Israele.

Armati e addestrati dalle Guardie della Rivoluzione iraniana dispongono di carri armati di fabbricazione russa e di missili russi e iraniani. Secondo il Mossad sono estremamente pericolosi e soprattutto bel addestrati e armati. Il loro leader si chiama Akram al-Kabi ed è noto all’intelligence israeliana per essere un duro che da diversi anni combatte in Siria a fianco delle milizie di Hezbollah. A lui e alla sua milizia si devono diverse conquiste e la difesa dei luoghi sacri agli sciiti in Siria. Akram al-Kabi ha rapporti diretti e prende ordini direttamente dal Generale iraniano Qasem Soleimani, leader della Forza Quds, l’elite delle Guardie della Rivoluzione iraniana.

Non parliamo quindi di una minaccia generica o da sottovalutare. Da diversi mesi il Mossad tiene sotto osservazione le mosse di questa milizia che progressivamente sta andando a sostituire gli Hezbollah sul Golan. Nell’incontro tra Putin e Netanyahu della scorsa settimana il Premier israeliano ha portato al Presidente russo le prove del posizionamento iraniano nel Golan e tra queste prove c’erano tutte le azioni della milizia sciita intraprese nel Golan. In sostanza l’Iran sta posizionando i propri uomini migliori a ridosso del confine con Israele e nello stesso tempo trasferisce Hezbollah sul confine libanese in modo da formare due fronti distinti in caso di reazione israeliana.

«La cosa è molto seria» fanno sapere fonti dell’intelligence israeliana «la milizia sciita irachena che fa capo ad Akram al-Kabi è molto ben armata e addestrata, forse meglio di Hezbollah. In sostanza si tratta di Forze Quds travestite da milizia in modo che non figuri una presenza ufficiale iraniana. Ma lo è a tutti gli effetti».

Il Premier israeliano Netanyahu la scorsa settimana ha riaffermato che Israele non permetterà alle forze militari iraniane di posizionarsi al confine con Israele.

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