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Un gravissimo attacco del ISIS si è verificato ieri in Egitto, poco fuori del Cairo. Otto poliziotti egiziani sono stati uccisi in un attentato perpetrato da miliziani del ISIS nel sobborgo di Helwan, poco fuori il Cairo.

I terroristi dello Stato Islamico, quattro uomini armati, hanno attaccato un checkpoint istituito per controllare gli accessi alla capitale egiziana uccidendo otto poliziotti e appropriandosi delle loro armi. Il ministro dell’Interno egiziano, Magdy Abdel-Ghaffar, ha detto che è il più grave attacco terroristico degli ultimi mesi e si è detto preoccupato per la zona zona colpita, a ridosso della capitale egiziana, ventilando l’ipotesi di una pericolosa escalation. L’ISIS ha rivendicato l’attacco con un comunicato online.

Gli errori dell’Europa e in particolare dell’Italia

L’Egitto è chiaramente un paese sotto attacco da parte del terrorismo islamico del ISIS e da parte del terrorismo che fa capo alla Fratellanza Musulmana e l’atteggiamento assunto dall’Europa e in particolare dall’Italia dopo il caso Regeni non aiuta certamente la lotta egiziana contro i terroristi islamici. Non comprendere né le difficoltà interne dell’Egitto né la sua fondamentale importanza nella guerra allo Stato Islamico è l’ennesimo errore della diplomazia europea. Isolare l’Egitto, come in tanti stanno cercando di fare prendendo a pretesto il pur grave caso Regeni, è la cosa più assurda che la sgangherata politica europea poteva fare. E’ chiaro che i terroristi islamici del ISIS e della Fratellanza Musulmana se ne approfittino e con loro l’ampio codazzo di sostenitori del terrorismo in Europa. In un momento come questo alla politica europea e italiana in particolare serve pragmatismo con l’Egitto e non assurde prese di posizione e ingerenza nella politica interna egiziana. Diversamente non si farà altro che fare il gioco dello Stato Islamico e della Fratellanza Musulmana consegnando nuovamente l’Egitto all’estremismo islamico che il Generale Al-Sisi sta duramente combattendo.

Scritto da Shihab B