Una vasta e articolata rete di Hacker iraniani legata direttamente alle Guardie della Rivoluzione è stata scoperta dalle autorità europee con l’aiuto di una struttura di sicurezza informatica israeliana.

Il gruppo di Hacker, soprannominato “Rocket Kitten”, ha effettuato centinaia di attacchi informatici a partire dall’inizio del 2014 ai danni di alti funzionari della Unione Europea, ufficiali della NATO, politici europei di varie nazioni, scienziati di ogni ordine e grado tra i quali alcuni scienziati nucleari israeliani.

A rendere nota la vicenda è la società di sicurezza informatica israelo-americana Check Point Software, la quale ha scoperto e monitorato le attività di questa vasta rete di Hacker iraniani in collaborazione con esperti di Europol, FBI e Shin Bet.

Gli Hacker iraniani erano riusciti a infiltrarsi in diversi sistemi informatici di alto profilo, spiavano i funzionari europei per conoscere in anticipo la linea di condotta dell’Unione Europea nei confronti di Teheran. Erano riusciti a entrare anche in alcuni computer di ufficiali della NATO e di recente avevano violato i sistemi di diversi scienziati nucleari israeliani. Non solo, attraverso una Botnet composta da migliaia di computer (ignari) hanno effettuato decine di attacchi informatici ai danni di obiettivi in Arabia Saudita, Israele, Stati Uniti, Unione Europea e in ogni parte del mondo dove ci fossero nemici del regime iraniano o dove ci fosse da difendere gli interessi di Teheran. Spiati anche centinaia di appartenenti alla resistenza iraniana all’estero.

Secondo il manager della Check Point Software, Tal Shahar, gli esperti informatici della società israelo-americana sono riusciti a violare il database degli Hacker iraniani scoprendo che il gruppo legato alle Guardie della Rivoluzione era riuscito a ottenere centinaia di informazioni classificate su Unione Europea, NATO e sulle linee politiche di decine di personaggi politici europei. Per lunedì prossimo è attesa la pubblicazione di un dettagliato rapporto da parte della Check Point Software.

L’annuncio della scoperta della vasta operazione di spionaggio da parte degli Hacker iraniani arriva mentre il Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrava il Presidente americano, Barack Obama, e alla vigilia della visita del Presidente iraniano, Hassan Rouhani, in Italia e in altri Paesi europei e assume quindi particolare importanza per quanto riguarda i rapporti bilaterali tra Europa e Iran in quanto mostra con chiarezza che la fiducia americana ed europea nei confronti degli Ayatollah iraniani è del tutto malriposta.

Redazione