Hamas ha messo agli arresti domiciliari nel loro hotel (a cinque stelle) una delegazione di Fatah che si era recata in visita a Gaza per risolvere la questione degli stipendi dei dipendenti della Autorità Nazionale Palestinese (ANP) che solo nella Striscia di Gaza conta circa 70.000 dipendenti. Per questo motivo il Primo Ministro palestinese della ANP, Rami Hamdallah, ha ordinato il loro immediato rientro in Cisgiordania.
Motivo del contendere gli stipendi dei dipendenti pubblici che da mesi non ricevono nulla. La ANP era disposta a pagare quelli dei 70.000 dipendenti della Autorità Palestinese ma non quelli dei dipendenti al soldo di Hamas, circa 45.000 persone. Per questo motivo Hamas ha deciso di bloccare qualsiasi movimento della delegazione della ANP richiudendoli nel loro Hotel.
Secondo quanto previsto nell’accordo di Governo di Unità Nazionale Palestinese stipulato tra Hamas e Fatah la ANP si doveva accollare anche gli stipendi dei dipendenti pubblici legati al gruppo terrorista che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza, ma sembra che la ANP non sia più disposta a “onorare” l’impegno. Da qui la rottura netta che potrebbe sancire la fine del Governo di Unità Nazionale.
Israele sblocca 450 milioni di dollari a favore della ANP
Nel frattempo il Governo israeliano ha deciso di sbloccare i 450 milioni di dollari congelati in risposta all’adesione della ANP al Tribunale Penale Internazionale e questo nonostante la stessa ANP sia debitrice verso Israele di oltre 500 milioni di dollari per la fornitura di energia elettrica. I soldi andranno per il pagamento degli oltre 180.000 dipendenti pubblici della ANP che da due mesi non ricevono lo stipendio. Una apertura molto importante del Governo israeliano verso la ANP.
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