Mentre a Washington si scriveva la storia con la firma degli accordi di pace tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, dal medioevo di Gaza Hamas faceva sentire il suo disaccordo (e quello dei loro padroni iraniani), sparando una salva di 13 missili contro Israele.
Un 62enne di Ashdod è in condizioni critiche dopo che uno dei razzi ha colpito la città israeliana. Otto razzi sono stati intercettati e distrutti dal sistema Iron Dome mentre agli altri sono caduti in campo aperto nelle aree di Sha’ar HaNegev ed Eshkol.
«Non sono sorpreso che i terroristi palestinesi abbiano sparato contro Israele proprio durante questa storica cerimonia», ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu prima di prendere il suo volo di ritorno in Israele.
«Vogliono riportare indietro l’orologio della pace. In questo, non ci riusciranno», ha detto il Premier israeliano ai giornalisti. «Colpiremo tutti coloro che alzano una mano per farci del male e tenderemo la mano a tutti coloro che ci porgono la mano della pace».
E infatti la reazione israeliana non si è fatta attendere. Secondo un portavoce dell’esercito israeliano l’aviazione di Gerusalemme ha lanciato almeno 10 attacchi aerei contro altrettanti obiettivi militari nella Striscia di Gaza.
Ad essere colpiti sono stati una fabbrica per la produzione di armi ed esplosivi, un compound di Hamas usato per l’addestramento e per i test dei missili, un tunnel sotterraneo e altri obiettivi minori.