I terroristi di Hamas non l’hanno presa bene che Israele abbia scoperto e distrutto un tunnel del terrore che entrava in territorio israeliano ed era praticamente pronto ad essere utilizzato per un grande attentato contro i civili israeliani e lancino minacce parlando incredibilmente di “crimine israeliano”.

I fatti

Ieri le forze armate israeliane hanno fatto saltare in aria un tunnel del terrore che dalla Striscia di Gaza entrava in territorio israeliano. Nella esplosione sono morti 7 terroristi mentre altri 11 sono rimasti feriti. Tra le vittime ci sono elementi di primissimo piano dell’ala militare di Hamas e della Jihad Islamica come Arafat Abu Marshould e il suo vice Hassan Abu Hasnin. In un comunicato diffuso ieri sera Hamas afferma che «l’ultimo crimine sionista è una grave escalation nei confronti del nostro popolo e contro la nostra resistenza al fine di danneggiare la nostra stabilità e unità». Insomma, per Hamas il fatto che Israele si difenda è un crimine.

La Jihad Islamica, non solo Hamas

Il fatto che tra i terroristi uccisi vi siano due alti comandanti della Jihad Islamica che fa capo direttamente a Teheran è senza dubbio la notizia più importante perché dimostra che l’Iran è direttamente coinvolto in quello che appare chiaramente come un grande attentato sventato contro i civili israeliani. La cosa che ha fatto infuriare i terroristi è la notizia, non confermata, che Israele fosse a conoscenza del tunnel già da diverso tempo e che lo avrebbe fatto saltare deliberatamente quando era pieno di terroristi. Il portavoce della Jihad Islamica, Da’ud Shihab, ha detto ieri sera che «il crimine sionista è un atto di guerra che verrà lavato con il sangue».

Le voci sugli esplosivi all’interno del tunnel

Secondo voci di parte israeliana, ma non confermate ufficialmente, tutti i terroristi presenti nel tunnel al momento dell’esplosione erano pesantemente armati e in possesso di esplosivi. Se ciò venisse confermato vorrebbe dire che i terroristi erano pronti a entrare in azione in territorio israeliano e che quindi la distruzione del tunnel del terrore avrebbe in realtà impedito un grande attentato in Israele.

L’imbarazzo dei sostenitori dell’accordo di riconciliazione palestinese

Imbarazzato silenzio da parte dei sostenitori dell’accordo di riconciliazione palestinese, tra i quali la sig.ra Mogherini. L’esplosione del tunnel e lo sventato attentato dimostrano che quell’accordo tanto celebrato in Europa altro non è che un bluff bello e buono. E adesso anche la possibilità che truppe europee prendano in consegna il valico di Rafah che unisce Gaza all’Egitto, possibilità emersa proprio ieri e giustificata con l’accordo di riconciliazione palestinese, diventa improvvisamente improbabile.