Hamas ha nominato il nuovo leader politico di Gaza il quale andrà a sostituire Ismail Haniyeh, destinato con molta probabilità a sostituire a sua volta il leader supremo del gruppo terrorista, Khaled Mashaal. Si tratta di Imad al Alami, uomo molto vicino alle posizioni di Iran e Siria dove ha vissuto per molto tempo.

Uomo schivo e poco propenso ad apparire in pubblico, Imad al Alami è una figura sconosciuta ai più ma non al Mossad che su di lui ha un corposo dossier dal quale emerge che il nuovo capo di Hamas a Gaza ha strettissimi rapporti con Teheran e Damasco e che potrebbe essere la figura destinata a portare i terroristi palestinesi al definitivo riavvicinamento alle posizioni iraniane dopo che Hamas se ne era allontanato prendendo posizione contro Bashar Al-Assad.

Nella sua lunga permanenza a Damasco Imad al Alami ha tenuto i rapporti con Hezbollah, fatto questo che ne fa la persona giusta per (ri)unire i due gruppi terroristici. Fu l’ultimo leader di Hamas a lasciare la capitale siriana dopo la rottura tra il gruppo terrorista palestinese e Assad, una rottura che ha sempre contestato apertamente. Ha vissuto per molto tempo anche a Teheran dove era incaricato di tenere i rapporti con i pasdaran iraniani e dove, secondo i rapporti, ha stretto una forte amicizia con l’attuale capo delle Guardie della Rivoluzione iraniana, Mohammad Ali Jafari. Se Hamas cercava l’uomo giusto per far rientrare l’Iran a Gaza questi è senza dubbio Imad al Alami.

Definire Imad al Alami una figura che tiene un basso profilo è puro eufemismo. Non partecipa a eventi pubblici, non ha un account Facebook né Twitter, non si fa mai riprendere o fotografare, la sua residenza è sconosciuta quasi a tutti, insomma, un leader di Hamas vecchio stampo che ha fatto subito alzare al massimo le antenne alla intelligence israeliana.

Scritto da Einav Ben H.