Hamas ringrazia l’Europa e si appresta a far fuori Abu Mazen

Hamas ringrazia sentitamente l’Unione Europea per averlo tolto dalla lista nera dei gruppi terroristici e in contemporanea con l’evento lancia la sua campagna contro il Presidente della ANP, Mahmoud Abbas, alias Abu Mazen, cioè dell’uomo che proprio l’occidente considera come interlocutore affidabile.

Ieri sui muri di Gaza sono apparsi alcuni poster che ritraggono Abu Mazen impiccato. Le scritte sui poster (solo per citare le più tenere) descrivono il Presidente della ANP come “traditore e corrotto” e ancora “amico servile del nemico sionista”. A organizzare la campagna, con l’assenso di Hamas (perché a Gaza non si muove nulla senza l’assenso di Hamas) è stato Mohammed Dahlan, il capo di Fatah nella Striscia di Gaza, l’uomo da 120 milioni di dollari (a proposito, visto dove vanno gli aiuti occidentali?).

Mohammed Dahlan, nemico giurato di Abu Mazen espulso da Fatah nel 2011, considera il Presidente della ANP un corrotto e un dittatore, una persona che ha venduto la Palestina per il proprio tornaconto (da che pulpito) e ritiene che Abu Mazen debba essere processato e impiccato. Hamas, naturalmente, concorda. Ora poi più che mai. Sui media controllati da Hamas la notizia della rimozione del Movimento Islamico dalla lista nera dei gruppi terroristici ha avuto un grande risalto. Hamas ha lanciato la campagna attribuendosi il ruolo di “vera e unica resistenza palestinese” , ruolo che adesso gli riconoscerebbe (a detta loro) anche l’Unione Europea.

E’ uno dei risultati delle folli politiche europee verso i palestinesi e, soprattutto, verso Hamas, prima sommerso letteralmente di dollari, addirittura premiato per la guerra contro Israele con 5,4 miliardi di dollari, poi legittimato a “resistenza”. E adesso quello che proprio l’Unione Europea considera come “interlocutore di fiducia” appare sui muri di Gaza appeso a una corda. Complimenti, davvero complimenti.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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3 Comments Lascia un commento

  1. Credo che ciò che viene raccontato nell’articolo sia paradossalmente una buona notizia.
    Dovremmo forse essere grati ad Hamas che da sempre continua a smentire le analisi e le posizioni europee, che sono frutto di una pertinace ipocrisia di stampo antisemita.
    E qui sta il punto: l’ Europa degli antisemiti in” buona fede” – vedi per l’Italia Mogherini ecc. che sono il frutto di una nota scuola politica ampiamente collaudata- cui si aggiunge quella dei pataccari che vivono alla giornata come Renzi, a cui manca proprio l’idea di futuro di cui spesso costui va cianciando, proprio questa Europa adesso dovrà inventarsi di tutto per continuare la sua recita a soggetto.
    Stiamo assistendo a un grande spettacolo “a ventitre ore”( Pagliacci di leoncavallo), cui non si sottrae per vocazione gran parte degli organi della cosiddetta informazione mainstream.
    Lo spettacolo é in fondo appena cominciato e sicuramente, data la ” sincerità” degli arabi dovrà avvalersi di un nutrito stuolo di acrobati e contorsionisti vari e magari di ventriloqui.
    Finché Israele tiene botta la farsa non finirà del tutto in tragedia, ma non è detto che quest’ultima prima o poi non colpisca sia i teatranti che gli spettatori paganti e plaudenti.
    In fondo sarebbe la soluzione più giusta.

  2. e’ vero, potrebbe anche essere una buona notizia: con Abu Mazen va avanti (e andrebbe avanti all’infinito) la pagliacciata dell’interlocutore moderato dell’Occidente, all’ipocrisia e alla dissimulazione araba corrisponde l’ipocrisia europea e tutti e due vanno a braccetto ai danni di Israele.

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