Hezbollah indifferente alle sofferenze del popolo libanese

Il destino del popolo libanese dipende dalle decisioni che verranno prese a Teheran
26 Novembre 2024
hezbollah minaccia fronte nord israele

Beirut, Libano (Rights Reporter) – Le notizie provenienti da Israele sull’accordo di principio per un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah, nelle strade libanesi creano un sentimento di speranza che la guerra finirà presto.

In attesa dell’accordo, l’IDF continua i suoi massicci attacchi aerei sui villaggi in Libano e sul quartiere di A-Dahiya a Beirut, mentre Hezbollah ha aumentato significativamente il numero di razzi e UAV lanciati contro Israele.

L’IDF ha ottenuto risultati senza precedenti in questa guerra contro Hezbollah in Libano: ha eliminato quasi l’intera élite militare e politica di Hezbollah, guidata dal segretario generale dell’organizzazione Hassan Nasrallah. Secondo le stime dell’IDF, circa l’80% delle scorte di missili e razzi di Hezbollah è stata distrutta.

Fonti libanesi riferiscono che l’IDF ha cancellato interi villaggi dalla mappa geografica nel Libano meridionale e distrutto molte case nel quartiere di A-Dahiya a Beirut. Secondo loro, i danni subiti da Hezbollah e dal Libano nell’attuale guerra superano di gran lunga i danni subiti durante la guerra del 2006.

Secondo i residenti del quartiere di al-Dahiya, la principale roccaforte di Hezbollah in Libano, circa 900.000 libanesi della comunità sciita, da cui è nata l’organizzazione Hezbollah, sono rimasti sfollati a causa della guerra e sono stati costretti a lasciare le loro case e proprietà.

Hezbollah guidato da Nasrallah l’8 ottobre 2023 ha scelto di entrare in guerra contro Israele, con il pretesto che si trattava di un “fronte di sostegno” ad Hamas nella Striscia di Gaza, e ha iniziato ad attaccare Israele con razzi e droni senza alcuna provocazione da parte israeliana.

Fonti qualificate della sicurezza in Israele affermano che Nasrallah ha commesso ancora una volta un errore, come fece nel 2006 quando rapì due soldati israeliani, Ehud Goldwasser e il defunto Eldad Regev, portando così allo scoppio della seconda guerra del Libano.

Questa volta stimava che la campagna contro Israele sarebbe stata condotta sotto forma di uno scambio di colpi militari brevi, e non pensava che Israele si sarebbe imbarcato in una lunga campagna che avrebbe incluso l’occupazione dell’intera Striscia di Gaza e del sud del Libano.

Non solo, Israele ha eliminato anche quasi tutta la leadership politica e militare di Hezbollah.

Per molti mesi Hezbollah ha respinto i tentativi di mediazione dell’inviato americano Amos Hochstein, che secondo Nasrallah stava ingannando il gruppo terrorista libanese. Nel frattempo il Libano ha pagato, e continua a pagare, un prezzo altissimo.

Niente di tutto ciò interessa a Hezbollah. Secondo fonti di intelligence occidentali, il gruppo terrorista al soldo dell’Iran è indifferente al prezzo elevato che pagano i cittadini libanesi. Ciò che gli interessa è servire l’agenda iraniana, uscire dalla guerra in pace, presumibilmente da vincitore, e riabilitarsi rapidamente militarmente per continuare a governare il Libano.

Hezbollah sta ora cercando di ridurre gli enormi danni subiti. Nasrallah è stato eliminato, e il suo successore, Sheikh Naim Kassem, ora accetta la mediazione di Hochstein e anche di recidere il collegamento tra la guerra in Libano e la guerra nella Striscia di Gaza.

L’istinto di sopravvivenza di Hezbollah e le istruzioni di Teheran stanno ora dettando il suo desiderio di raggiungere un cessate il fuoco con Israele. Non ha nulla a che vedere con la grande sofferenza della popolazione libanese. E’ tutta una questione di interessi.

I cristiani in Libano accusano Hezbollah di essere la causa principale della disintegrazione del Libano, riportandolo a un disastro storico dopo aver violato costantemente la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite dal 2006, e ora è nuovamente costretto ad accettare la stessa decisione per porre fine alla guerra.

Se Hezbollah avesse attuato la decisione, il Libano non sarebbe entrato in uno stato di nuova guerra con Israele. Ma ha scelto di ignorare i bisogni del popolo libanese, che Hezbollah sostiene essere il suo protettore contro Israele, al fine di attuare l’agenda iraniana della cosiddetta “unità delle arene” contro Israele.

Per riconquistare la fiducia della comunità internazionale, il Libano dovrà assicurarsi che Hezbollah rispetti l’attuazione della risoluzione ONU 1701, altrimenti avrà difficoltà a riabilitarsi. Così valutano i funzionari della sicurezza in Israele.

Esperti stimano che Hezbollah non rispetterà le condizioni e potrebbe ben presto trascinare nuovamente il Libano in un altro conflitto militare anche se venisse dichiarato un cessate il fuoco.

Hezbollah guidato da Qassem non ha indipendenza nelle sue decisioni e mette in pratica le istruzioni che riceve dall’Iran. Hezbollah è indifferente alla sorte dei libanesi. Non determina la politica del “giorno dopo” la guerra. Il destino del popolo libanese dipende dalle decisioni che verranno prese a Teheran.

Haamid B. al-Mu’tasim

Blogger siriano rifugiato in Italia. Esperto di terrorismo islamico e di dinamiche mediorientali in particolare di Siria e Iraq

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