Hezbollah tiene in ostaggio la Germania (e l’Europa)

9 Giugno 2013

hezbollah-germania

«La Germania è diventata un hub delle attività terroristiche di Hezbollah». A dirlo è il Gerusalem Post che sostiene di aver visionato un rapporto dei servizi segreti tedeschi secondo il quale attualmente in Germania ci sarebbero 950 membri di Hezbollah 250 dei quali nella sola Berlino.

Secondo quanto riferisce oggi il Jerusalem Post, il rapporto di 140 pagine è stato presentato la scorsa settimana e afferma che una organizzazione per la salvaguardia degli orfani di Hezbollah con sede nella bassa Sassonia in effetti raccoglie fondi da destinare alle famiglie dei kamikaze che colpiscono obbiettivi israeliani. Il rapporto riferisce poi che il gruppo terrorista libanese disponeva di 900 elementi in Germania nel 2010 diventati poi 950 nel 2011. Molti di questi sono fuggiti dal Libano durante la guerra civile del 1982 per trasferirsi in Germania dove hanno avuto lo status di rifugiati politici.

Secondo il Dr. Wahied Wahdat-Hagh, un esperto europeo del regime iraniano e di Hezbollah, che la Germania sia diventata un forte centro delle attività di Hezbollah non è una novità. E per dimostrarlo il Dr. Wahied Wahdat-Hagh ricorda che “non è un caso che la marcia per al-Quds (una manifestazione che proprone la distruzione di Israele) si svolga ogni anno a Berlino”.

Secondo un altro esperto, Alexander Ritzmann, analista politico e membro anziano della European Foundation for Democracy di Bruxelles, un ruolo chiave delle attività di Hezbollah in Germania lo ha il “Progetto Orfani Libano” [Waisenkinderprojekt Libanon e.V] con sede a Göttingen, il quale in teoria supporterebbe gli orfani dei combattenti di Hezbollah periti i scontri con l’esercito israeliano, ma che in realtà raccoglie fondi da destinare ad attentati anti israeliani e antiebraici. Alexander Ritzmann si chiede poi come sia possibile che nonostante la Germania affermi che la sicurezza di Israele sia parte integrante della politica estera di Berlino, la cancelliera Angela Merkel si sia rifiutata di far chiudere il Progetto Orfani Libano e questo anche dopo che l’intelligence tedesca aveva svelato le sue vere finalità.

Quello della Germania è un comportamento del tutto anomalo e preoccupante. Berlino, al contrario di quanto fanno altri Stati europei, permette la ricezione della TV di Hezbollah, Al-Manar, e consente senza battere ciglio lo svolgimento della marcia per al-Quds, una marcia chiaramente antisemita. Anche sulla proposta di inserire Hezbollah nella lista nera europea dei gruppi terroristici, la Germania sembra essere molto cauta. Qualcuno sostiene che in Germania hanno paura delle reazioni che potrebbero avere i tanti affiliati ad Hezbollah presenti in suolo tedesco e che scatenino una vera e propria guerra terroristica. Se ciò fosse vero sarebbe ancora più grave perché significherebbe che l’Europa si sta arrendendo al terrorismo e che nel corso degli ultimi anni, con il cavallo di Troia dell’accoglienza umanitaria, ci siamo messi in casa un bel numero di terroristi che adesso ci tengono letteralmente in ostaggio.

Noemi Cabitza

Go toTop