«La capitale del nuovo califfato globale che, a Dio piacendo, sta nascendo sotto i nostri occhi non dovrà essere il Cairo, la Mecca o Medina, ma Gerusalemme». A pronunciare queste parole di fronte a una folle delirante è stato Safwat Higazi, predicatore e uomo di punta dei Fratelli Musulmani in Egitto.
L’occasione è stato il raduno di migliaia di sostenitori della Fratellanza Musulmana che si è tenuto ieri allo stadio del Cairo dove al grido di “morte a Israele” e “morte agli Stati Uniti” migliaia di giovani egiziani hanno dimostrato la strada presa dalla cosiddetta “primavera egiziana”.
Safwat Higazi ha parlato di “Stati Uniti degli arabi” riferendosi al sogno del grande califfato che prevede la conquista non solo di Gerusalemme ma di ogni parte del globo, Europa compresa. Safwat Higazi, molto rispettato in Egitto e in altri Paesi arabi, è un predicatore estremista che non può entrare in molti Paesi europei a casa delle sue dichiarazioni che approvavano gli attacchi terroristici contro israeliani, ebrei e cristiani in ogni parte del mondo. Anche ieri non ha mancato di ricordare alle migliaia di giovani accorsi ad adorarlo come le religioni ebraica e cristiana siano “subalterne a quella islamica” e quindi destinate a scomparire, con le buone o con le cattive.
I giovani estremisti islamici egiziani mostravano anche molti cartelli che ricordavano che la prossima settimana ci sarà il Nakba Day e che “presto Gaza verrà liberata con la distruzione dell’entità sionista”. Un messaggio chiaro a tutti di come e in che mani sia finito l’Egitto.
Sarah F.
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