Dopo l’accordo tra Hamas e Fatah e la conseguente decisione del Governo israeliano di congelare il trasferimento dei fondi fiscali verso l’Autorità Nazionale Palestinese, il Primo Ministro di palestinese Salam Fayyad chiede aiuto ai Paesi Arabi.
In un appello lanciato ieri Salam Fayyad ha chiesto ai donatori arabi di intervenire con urgenza affinché la ANP possa pagare gli stipendi agli oltre 155.000 dipendenti pubblici che rischiano di non essere pagati per mancanza di fondi. Fayyad ha chiesto ai “fratelli arabi” di salvare la Palestina prima del “grande momento”. Non sappiamo quale sia il “grande momento” evocato dal Premier palestinese ma immaginiamo che si riferisse alla autoproclamazione dello Stato palestinese.
Certo, è un po’ bizzarro che i palestinesi vogliano autoproclamare uno Stato quando dipendono completamente dagli aiuti esterni e l’appello di ieri ne è una dimostrazione lampante. Sarebbe il caso invece che si indaghi su dove finiscano realmente le centinaia di milioni di dollari che la comunità internazionale destina ogni anno alla Autorità Nazionale Palestinese.
Nel frattempo i fondi israeliani continuano a rimanere bloccati. D’altra parte Fatah lo sapeva che un accordo con i terroristi di Hamas avrebbe avuto le sue implicazioni negative ed è impensabile che una vecchia volpe come Salam Fayyad non abbia messo in conto alcune ritorsioni tra le quali, appunto, il blocco dell’enorme flusso di denaro da Israele verso la Palestina.
Secondo Protocollo Israel