La Turchia inganna Israele sul suo sostegno ad Hamas mentre in Iran continuano ad arricchire l’uranio ingannando tutto il mondo, ma tutti tacciono per mera convenienza. Potremmo riassumere quello che sta succedendo in queste pochissime parole ma crediamo che le nostre accuse vadano anche spiegate e soprattutto riteniamo che sia Israele con la Turchia che il mondo occidentale con l’Iran debbano aprire gli occhi perché il momento è davvero molto delicato e continuare semplicemente a far finta di nulla non giova né a Israele né all’occidente democratico.
L’inganno turco su Hamas
Qualche tempo fa Israele e Turchia hanno raggiunto un accordo di riavvicinamento dopo l’annosa e controversa questione della Mavi Marmara. Riassumendo molto brevemente quell’accordo prevedeva un risarcimento da parte israeliana alle famiglie delle vittime dell’incidente avvenuto nel 2010 quando una flotilla di navi turche cercò di forzare il blocco israeliano su Gaza. In cambio però la Turchia si impegnava a limitare le azione della sede di Hamas a Istanbul (anche se Israele ne aveva chiesto la chiusura) e a far passare gli aiuti per Gaza attraverso Israele. Se il secondo punto viene per ora rispettato questo non avviene per le operazioni dell’ufficio di Hamas a Istanbul che non si limita affatto alle sole operazioni politiche come previsto dall’accordo. All’inizio effettivamente la Turchia “invitò” il capo di Hamas a Istanbul, Saleh al-Arouri, a lasciare il paese e questi fu costretto a rifugiarsi in Qatar. Ma a quel primo atto formale non ne sono seguiti altri. Hamas continua imperterrito a operare dalla Turchia senza alcun controllo, continua a finanziare le cellule in Cisgiordania, a inviare denaro a Gaza per la costruzione dei tunnel e per l’acquisto di armi. Da Istanbul Hamas mantiene e cementa i rapporti con l’Iran e organizza spedizioni di armi nella Striscia di Gaza, recluta volontari, coordina le azioni, porta avanti contatti con gli studenti palestinesi in Europa al fine di creare cellule anche fuori da Gaza e Cisgiordania, organizza campagne contro Israele ma soprattutto organizza corsi di formazione terroristica e addestramento in territorio turco senza che le autorità turche facciano nulla per impedirlo. In sostanza fa esattamente quello che faceva prima dell’accordo.
A Gerusalemme però tutto tace. Il Governo israeliano tiene un basso profilo, troppo basso, e non solleva alcuna obiezione verso la Turchia sul fatto che Ankara non rispetti l’accordo. Non solo, Hamas viene attivamente e apertamente supportato da diverse ONG tra le quali la famigerata IHH e dalle confraternite religiose turche legate alla Fratellanza Musulmana che attraverso i loro uffici a Gerusalemme coperti dalla sigla della cooperazione turca (Turkish Cooperation and Coordination Agency – TİKA) sostengono apertamente i terroristi palestinesi. E’ una cosa del tutto inconcepibile e sinceramente ci meravigliamo parecchio che il Governo israeliano lasci correre. La Turchia sta semplicemente ingannando Israele in modo nemmeno tanto velato e Gerusalemme tace.
In Iran continuano ad arricchire l’uranio
L’altro grande inganno, molto più pericoloso di quello turco, riguarda l’accordo sul nucleare iraniano. A Teheran continuano ad arricchire l’uranio sopra la soglia consentita dall’accordo che prevedeva un limite di 300 Kg di uranio arricchito fino alla soglia massima del 3,6%. Ma l’Iran non solo ha sforato il limite di peso avendone già prodotto 330 Kg, secondo i dati forniti dalla AIEA, ma non ha fornito agli ispettori dell’ONU alcuna specifica sull’arricchimento dell’uranio e gli ispettori sospettano che sia arricchito ben al di sopra della soglia del 3,6%. Non solo, secondo un rapporto diffuso dalla Associated Press l’Iran continua a produrre componenti avanzati per le centrifughe destinate all’arricchimento dell’uranio, centrifughe in grado di lavorare da tre a cinque volte più velocemente di quelle di ultima generazione già in linea in Iran. Questo viola palesemente l’accordo sul nucleare iraniano e sebbene sia l’ONU che le grandi potenze (UE compresa) ne siano perfettamente a conoscenza, chiudono semplicemente gli occhi per non rovinare il grande neonato business con l’Iran.
Turchia e Iran stanno portando avanti un inganno colossale che vede al centro gli interessi inerenti la sicurezza di Israele (ma anche dell’occidente nel caso dell’Iran), ma nonostante questo inganno sia più che evidente e sia stato ampiamente documentato dalla intelligence israeliana, a Gerusalemme tutto tace. Crediamo che si arrivato il momento di aprire gli occhi e che il Governo israeliano faccia le sue mosse per chiedere almeno il minimo sindacale, cioè il rispetto da parte della Turchia degli accordi presi con Israele in merito ad Hamas, e soprattutto che chieda il rispetto dell’accordo sul nucleare iraniano. L’inganno dopo la beffa non può essere tollerato.
Scritto da Maurizia De Groot Vos