ingroia

Il comizio di Antonio Ingroia che ha sancito la sua “discesa in campo” mi ha ricordato moltissimo la celebre frase del Marchese del Grillo impersonato dall’intramontabile Alberto Sordi: “io so’ io… e voi non siete un cazzo”.

Li per li mi ha fatto venire in mente la saccenza di Berlusconi, la prepotenza di Beppe Grillo, l’ignoranza di Di Pietro e l’arroganza di De Magistris. Poi Il Marchese del Grillo ha messo tutti d’accordo. Fulminante la frase della Finocchiaro che ha parlato di “celebrazione dell’ego”.

Non so voi ma io non ho capito bene quale sia il programma politico ed economico di questo nuovo ennesimo partitino. Ho capito che Ingroia considera il capo dell’antimafia una sorta di “amico dei mafiosi” accostandolo a Dell’Utri. Ho capito che è di estrema sinistra (un’altra toga rossa, rossissima). Ho capito che considera la lotta alla mafia l’unico modo per salvare l’Italia, il che potrebbe essere anche vero in parte, ma chi ci salverà dalla mafia? Lui? E cosa ha fatto fino ad oggi per farlo?

Non lo so, io diffido fortemente di questi “salvatori della Patria” che da un giorno all’altro si improvvisano politici con programmi scarni che, certo, sono di impatto,ma rimangono scarni e brulli. Dicono di voler fare una cosa, tipo sconfiggerla la mafia, la corruzione, abbassare le tasse ecc. ecc.  ma non dicono come la faranno.

Francamente in Italia non avevamo bisogno di un altro illusionista, ne abbiamo a bizzeffe, illusionisti che ci costano fior di milioni.

Bianca B.