Ci sono nuovi missili balistici e un jet da combattimento completamente prodotto in Iran nel futuro del regime degli Ayatollah. Ad annunciarlo ieri sera in una intervista alla IRIB, la TV di stato iraniana, è stato il Ministro della difesa di Teheran, il Generale Amir Hatami.

«Sviluppare capacità missilistiche come principale arma di deterrenza rimane la priorità della Repubblica Islamica» ha detto Hatami nell’intervista rilasciata alla IRIB.

Parlando della presentazione delle nuove generazioni di missili Fateh e Mobin avvenuta a Teheran lo scorso 13 agosto il Generale Hatami ha ribadito che lo sviluppo di missili a medio e lungo raggio “altamente precisi” è la principale priorità iraniana. Tuttavia ha affermato che l’Iran non sviluppa le proprie capacità balistiche come arma offensiva bensì come arma difensiva e di deterrenza.

Poi per la prossima settima ha annunciato la presentazione di un nuovo jet da combattimento completamente costruito in Iran. «In occasione della Giornata dell’Industria della Difesa Nazionale presenteremo un jet da combattimento frutto del lavoro dei migliori tecnici di questo palese» ha detto Hatami. «La gente potrà vederlo volare con i propri occhi e rendersi conto delle nostre capacità».

L’affermazione non è sfuggita alle intelligence occidentali. Alcuni tecnici israeliani si sono detti dubbiosi sul fatto che l’industria iraniana sia in grado di progettare e costruire di sana pianta un jet da combattimento. Ritengono piuttosto che gli iraniani possano aver adattato qualche jet russo o cinese o addirittura che abbiano acquistato alcuni jet in violazione dell’embargo e che vogliano farli passare per una loro produzione. Già nel 2017 gli iraniani avevano presentato lo F-313 Qaher (“Conquistatore”), un jet con tecnologia stealth che però era stato subito bollato dagli esperti come un falso. Non rimane altro che aspettare la presentazione di questo “nuovo” jet da combattimento e vedere di cosa si tratta realmente.