Nei forum islamici si parla sempre più spesso di Islam unito, inteso come sunniti e sciiti insieme, e sempre più spesso a farlo sono religioni iraniani.
L’ultimo in ordine di tempo a farlo durante una conferenza sull’unità islamica organizzata dall’Iranian Culture Center nella città orientale di Lahoreè, in Pakistan, è stato l’importante religioso iraniano Hamid Shahriari, segretario generale del Forum mondiale per la vicinanza delle scuole di pensiero islamiche.
Secondo le fonti nell’occasione era presente anche Molavi Nazir Ahmad Salami, membro dell’Assemblea degli esperti iraniana e fermo sostenitore di quello che si chiama Islam unito.
Proprio Salami avrebbe messo in guardia i presenti della pericolosità degli infedeli (Tafkir) in merito alle grandi sfide che attendono il mondo, una pericolosità che deriva proprio dalla ricerca dell’unità delle chiese più volte palesata dai leader religiosi cristiani.
Salami ha poi affermato che l’unità di sciiti e sunniti è la strategia di base per sconfiggere i piani anti-islamici degli infedeli.
Ha sottolineato che il sacro sistema della Repubblica islamica dell’Iran attribuisce grande importanza al progetto di riavvicinamento e considera il l’unità dei musulmani al di là delle credenze religiose come il miglior fattore per raggiungere obiettivi comuni.
Come esempio di Islam unito che combatte gli infedeli ha poi citato l’alleanza tra forze sunnite e sciite che stanno combattendo contro Israele, in particolare Hezbollah, Hamas e la Jihad Islamica palestinese.
Non è un caso che la conferenza si sia svolta in Pakistan, forse in questo momento la nazione islamica insieme all’Afghanistan dove le altre religioni sono più discriminate e dove il concetto di Islam unito per combattere i nemici della fede islamica sta crescendo con più convinzione.
E non ci si faccia ingannare dal fatto che apparentemente nel mirino di questa “sacra alleanza” vi sia solo Israele e l’ebraismo. Non è così. Lo hanno detto con molta chiarezza durante la conferenza. I nemici dell’Islam sono ebrei e cristiani, forse addirittura più questi ultimi che i primi, almeno per i pakistani.
Quello che fa rabbia è che da noi in occidente questo pericolo non viene percepito e che nelle sale vaticane si cerca ancora un modo pacifico di far convivere l’islam con il resto del mondo.