Islam violento: non abbiamo speranza. Succubi dei nostri carnefici

Un Islam così violento che massacra gli stessi islamici “non allineati” non è mai esistito nella storia, nemmeno ai tempi di Saldino e di altri “grandi condottieri islamici”. Un Islam così dichiaratamente in guerra con l’occidente non si era più visto dai tempi dell’impero ottomano e francamente ci risultano parecchio patetici i tentativi di negare quella che ormai è a tutti gli effetti una evidenza e un problema globale.

Tra i quattro attentati di ieri, in Francia, in Tunisia, in Kuwait e in Somalia quello avvenuto a Sousse, in Tunisia, è senza dubbio quello più indicativo della strategia islamica di conquista globale. Hanno colpito in maniera deliberata solo i turisti occidentali, solo gli infedeli. Non è una novità, anzi, ormai è una strategia più che collaudata, solo che fino a che ammazzano decine di migliaia di cristiani in Iraq o in Nigeria, in Siria o in altre parti, se cercano di ammazzare gli ebrei o di annientare un intero Stato come Israele per noi occidentali non fa notizia, anzi, non è raro che in occidente ci sia anche chi è d’accordo (specie se si parla di attaccare la democrazia israeliana). Poi scopriamo all’improvviso che l’obbiettivo ultimo di questo Islam siamo proprio noi e allora gli interventi dei “grandi analisti” si sprecano, ma soprattutto si sprecano i tentativi di minimizzare, di non demonizzare l’Islam e di fare quella distinzione tanto cara agli idioti tra Islam estremista e Islam moderato.

Dov’è l’Islam moderato?

In tutto questo, fatte alcune eccezioni anche importanti come quella dell’Imam della moschea di al-Azhar, in Egitto, spicca il sostanziale silenzio/assenso del cosiddetto “Islam moderato”. Certo, le dichiarazioni di circostanza si sprecano, i tentativi di distinguere i tagliagole dai moderati si ripetono ogni volta, ma nel concreto è il silenzio a prevalere. Con un attentato eclatante come quello avvenuto ieri in Tunisia è normale che anche il mondo islamico “moderato” si faccia sentire, ma su tutto il resto c’è un silenzio assordante che puzza tanto di complicità o quantomeno di tacito assenso. E’ un po’ che lo ripetiamo perché noi che siamo così impegnati in Medio Oriente vediamo quello che sta accadendo contro Israele dove c’è la volontà dichiarata (e ripetiamo, dichiarata) di sterminare un intero popolo, di cancellare una intera nazione senza che nessuno in occidente faccia una piega, anzi, con un folto movimento che appoggia questa ideologia stragista la quale si fa scudo del cosiddetto “Islam moderato” per darsi una parvenza di ufficialità. Eppure dovremmo sapere che una volta tolti di mezzo gli ebrei i prossimi della lista saremo noi. E se l’occidente avvalla tacitamente la volontà stragista islamica contro Israele non c’è alcuna speranza di salvarsi perché è come accettare di favorire coloro che come obbiettivo finale hanno noi, hanno l’occidente, la nostra ideologia democratica e laica, il nostro essere infedeli.

Per questo non abbiamo speranza contro questo Islam dei tagliagole, perché siamo noi i primi alleati degli stragisti. Siamo noi che nel nome dei Diritti li accogliamo, che sempre nel nome dei Diritti gli permettiamo di propagandare uno sterminio spacciandolo per volontà divina, siamo noi che imperterriti continuiamo a fare la distinzione tra un tipo di Islam e l’altro e non facciamo una piega su quel tacito assenso a favore degli stragisti che pure è così palese. E’ vero, ci sono musulmani “non allineati” ma sono così pochi da essere fatalmente le eccezioni che confermano la regola. E anche in questo caso è il silenzio a soverchiare la loro esile voce. A questo punto tanto vale arrendersi.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Maurizia De Groot Vos

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