Un alto funzionario ucraino ha dichiarato che Israele sta fornendo all’Ucraina “informazioni di base” sui droni suicidi iraniani impiegati dall’esercito russo, secondo quanto riportato dal New York Times.
Il rapporto di mercoledì, che citava una fonte ucraina anonima, afferma anche che una società privata di sicurezza israeliana fornisce agli ucraini immagini satellitari delle posizioni militari russe.
Mercoledì sarebbero stati abbattuti nove droni suicidi dalle forze ucraine, mentre nel corso della settimana ne sono stati abbattuti circa 50. Il funzionario ucraino ha aggiunto che i droni non sono stati efficaci come Mosca sperava perché sono “lenti” e “facili da colpire”.
A settembre, la Russia ha iniziato a utilizzare il drone Shahed-136 di fabbricazione iraniana, dopo aver ricevuto la consegna di centinaia di unità da Teheran, nonostante Washington avesse messo in guardia gli iraniani dall’esportare l’arma.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha ripetutamente chiesto a Israele di fornire sistemi di difesa aerea, inserendo lo Stato ebraico in un elenco di cinque Paesi in possesso della tecnologia necessaria per aiutare gli ucraini contro gli attacchi aerei.
Ma sembrerebbe che Gerusalemme non abbia fornito a Kiev armi difensive o offensive significative, in quello che appare un tentativo di proteggere le sue delicate relazioni con la Russia.
Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina a febbraio, Israele ha cercato di preservare i legami con Mosca, soprattutto a causa della presenza militare russa nella vicina Siria, dove l’aviazione israeliana ha regolarmente colpito obiettivi legati all’Iran.
Tuttavia a settembre, il sito ebraico Zman Yisrael del Times of Israel ha riferito che un appaltatore privato della difesa israeliana stava fornendo all’Ucraina tecnologia anti-drone.
Secondo il rapporto, la tecnologia sarebbe stata venduta a Varsavia e da lì trasferita a Kiev, per aggirare la politica di Gerusalemme di non fornire armi difensive avanzate all’Ucraina.
Nel frattempo, l’Ucraina ha rinnovato questa settimana la sua campagna di pressione sull’Occidente affinché fornisca armi difensive più avanzate, mentre la Russia intensifica i suoi attacchi contro l’Ucraina dopo il camion bomba sul ponte della Crimea di sabato.
Secondo il New York Times, la Germania ha iniziato a trasferire quattro unità antimissile così avanzate che le forze tedesche non hanno ancora utilizzato la tecnologia.
I Paesi Bassi e la Francia si sono impegnati a fornire armamenti difensivi all’Ucraina, mentre il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accettato di fornire due unità di National Advanced Surface-to-Air Missile Systems, noti come NASAMS, che forniscono una copertura a corto-medio raggio di 30-50 chilometri (18-30 miglia).