Con una mossa che da molte parti è stata giudicata “politica” il Presidente americano, Barack Obama, ha firmato un decreto che autorizza un supplemento degli aiuti militari USA a Israele pari a 70 milioni di dollari che verranno indirizzati al sistema antimissile “Iron Dome”.
La decisione arriva “tempestivamente” quando il rivale di Obama, Mitt Romney, ha in corso un viaggio in Israele e in Europa che, in teoria, dovrebbe sminuire la politica di Obama i Medio Oriente.
Il sistema Iron Dome negli ultimi mesi si è rivelato particolarmente efficace nell’intercettare le decine di missili che vengono sparati dalla Striscia di Gaza verso Israele ed è un caposaldo della difesa antimissile israeliana. E’ chiaro quindi che la decisione di Obama, seppure “tempestivamente annunciata” non può che fare piacere a Israele.
Nell’annunciare la sua decisione il Presidente Obama ha rimarcato che «la sicurezza dello Stato di Israele è sempre al primo posto della politica USA» e che «questa decisione dimostra inequivocabilmente l’incrollabile volontà degli Stati Uniti di difendere Israele».
Peccato che a parte questa decisione tutta la politica dell’amministrazione Obama dimostri esattamente il contrario e che, sorvolando sul fatto che questa decisione era praticamente scontata, per il resto l’unica cosa che fino a oggi ha fatto la politica medio-orientale di Obama è mettere a repentaglio proprio la sicurezza dello Stato Ebraico.
L’annuncio dell’aumento degli aiuti militari a Israele arriva, guarda caso, all’indomani della sferzante dichiarazione di Mitt Romney il quale accusava Obama di “essere poco favorevole a Israele”.