Israele – Siria: alta tensione sul Golan. Possibile intervento israeliano

5 Marzo 2013

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Da un po’ di giorni le alture del Golan sono tornate improvvisamente al centro dell’attenzione dopo che sabato scorso alcuni proiettili di mortaio sparati dal lato siriano sono caduti, per fortuna senza fare danni, in territorio israeliano.

Ne hanno parlato ieri all’Onu gli ambasciatori di Israele e Russia. Ron Prosor, ambasciatore di Israele all’Onu, ha avvertito che se gli attacchi non cesseranno immediatamente Israele potrebbe prendere “misure straordinarie” sottintendendo che le truppe israeliane potrebbero occupare anche la zona cuscinetto affidata all’Onu per impedire che l’esercito siriano o i gruppi ribelli usino quel territorio per lanciare attacchi contro Israele.

L’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin, non ha negato che sulle Alture del Golan esiste effettivamente un problema serio anche se ha parlato di “sporadici incidenti”. Secondo Vitaly Churkin le Alture del Golan, nella parte affidata alle Nazioni Unite, sarebbero diventate un luogo di rifugio per i ribelli siriani e per gruppi terroristi che agiscono in Siria. Per questo l’esercito siriano, nel tentativo di colpirli, potrebbe aver “allungato il tiro” e colpito Israele. Vitaly Churkin ha quindi espresso tutta la sua preoccupazione per le “minacce” israeliane invitando il Governo di Gerusalemme a “mantenere un basso profilo”  avvisando che una invasione da parte israeliana del settore cuscinetto sarebbe un atto gravissimo.

Scaramucce verbali a parte, il problema rimane ed veramente serio. Nei giorni scorsi, a differenza di quanto dice Vitaly Churkin, carri armati siriani sono entrati più volte nella zona cuscinetto affidata all’Onu e questo è severamente proibito dalle disposizioni Onu sulla linea di cessate il fuoco fissata nel 1974. Questo ha messo fortemente in allarme Israele che ha spostato in zona ulteriori unità militari. Inoltre gli “sporadici episodi” di cui parla Vitaly Churkin non sono poi così tanto sporadici. Altri colpi sono caduti ieri e altri ne erano caduti nella settimana scorsa, in un caso sfiorando le case di una cittadina israeliana.

Secondo fonti di intelligence nel Golan sarebbero attive anche le bande armate di Jabhat al Nusra, un gruppo legato ad Al Qaeda, il quale potrebbe cercare di entrare in Israele per colpire obbiettivi civili. Per il momento le milizie di Jabhat al Nusra sono concentrate nella lotta contro Assad ma il nemico numero uno rimane Israele. Quindi le informazioni di intelligence hanno preoccupato particolarmente i leader militari israeliani che nei giorni scorsi hanno proposto di prendere possesso della zona cuscinetto per garantire la sicurezza del territorio israeliano. La proposta non è piaciuta affatto all’ambasciatore russo alle Nazioni Unite il quale teme che una eventuale occupazione da parte israeliana della zona cuscinetto delle Alture del Golan possa diventare una “occupazione permanente”.

Sarah F.

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