Kerry & Obama

Ieri su Yenet è uscito un articolo fantastico di Guy Bechor, articolo che tra parentesi porta un titolo italianissimo: “Persona non grata”. Quell’articolo, riferito al segretario di Stato americano, John Kerry, fotografa alla perfezione il diffuso sentimento di antipatia che c’è in tutto il Medio Oriente verso lo stesso Kerry e il suo capo, Barack Obama.

Guy Bechor, sempre bravissimo, ci fa notare come questo duo di novelli Gianni & Pinotto della politica internazionale siano riusciti nell’impresa impossibile di trasformare gli amici in nemici e i terroristi e gli Stati canaglia in amici degli USA.

Al di la di quanto afferma Bechor, che certo con Obama e Kerry non è mai stato tenero, c’è una evidente realtà da affrontare in Medio Oriente, quella che gli Stati Uniti si sono inimicati tutti i maggiori amici che avevano nella regione, a partire dall’asse musulmano formato da Arabia Saudita, Turchia ed Egitto fino al più saldo alleato, Israele. In compenso hanno acquistato simpatia tra i palestinesi, le organizzazioni terroristiche con le quali trattano come se fossero entità politiche (l’esempio dei talebani è molto indicativo) e soprattutto con gli Stati canaglia, presenti e futuri. Tra i presenti sicuramente l’Iran è in cima alle preferenze del duo Obama & Kerry. I motivi sono più commerciali che ideologici, ma questo tipo di politica rischia di diventare pericolosissima in un futuro molto prossimo. Per i futuri Stati canaglia invece ci metterei l’ideologia e l’amore di Obama per i Fratelli Musulmani. Tra questi spiccano la Libia, la Tunisia e la new entry, il Marocco, che proprio in concomitanza con la firma di un importante accordo con gli Stati Uniti propone in Parlamento una legge contro Israele. E Kerry & Obama non hanno battuto ciglio.

In poco più di un anno John Kerry, per conto di Obama, è riuscito a distruggere anni e anni di alleanze incrociate, persino paradossali in alcuni casi, ma molto funzionali per mantenere il Medio Oriente relativamente stabile e comunque con equilibri di forza ben definiti. Oggi quegli equilibri di forza sono saltati o stanno saltando rendendo il Medio Oriente una vera e propria bomba a orologeria. Un vero regalo a terroristi e stati canaglia.

Noemi Cabitza