Kurdistan: tiene il cessate il fuoco. Forze irachene riprendono il controllo dei confini

28 Ottobre 2017

Erbil, Kurdistan (Rights Reporter) – Le forze dell’esercito regolare iracheno hanno annunciato che questa mattina hanno ripreso pacificamente il controllo dei confini con il Kurdistan.

L’operazione è potuta avvenire senza incidenti grazie al cessate il fuoco dichiarato due giorni fa dal Governo del Kurdistan iracheno, cessate il fuco accettato anche dal Governo centrale iracheno che ieri aveva ordinato alle sue truppe di sospendere almeno per 24 ore ogni attività militare oltre i confini del Kurdistan.

«Lo stop ai combattimenti dovrebbe consentire al un comitato tecnico congiunto di lavorare sul dispiegamento delle forze irachene federali in tutte le aree controverse, tra cui Fish-Khabur e le frontiere internazionali» ha detto un portavoce del Primo Ministro iracheno, Haider al-Abadi. «Questo dovrebbe impedire altro spargimento di sangue tra figli dello stesso Paese» ha poi concluso il portavoce del Premier iracheno.

Che il cessate il fuoco in Kurdistan stia tenendo, nonostante le provocazioni delle milizie sciite, lo conferma anche Vahal Ali, direttore dell’ufficio stampa del Presidente curdo, Masoud Barzani. «Il cessate il fuoco sta tenendo» ha detto Vahal Ali alla stampa. «Sforzi diplomatici sono in corso per fissare una data per iniziare i colloqui tra Baghdad ed Erbila» ha poi aggiunto il capo dell’ufficio stampa del Presidente curdo.

Intanto è polemica tra Falih Fayyadh, leader delle milizie sciite eterodirette da Teheran (Hashd al-Shaabi) e il Segretario di Stato americano, Rex Tillerson, il quale aveva dichiarato che le milizie sciite comandate da Teheran avrebbero dovuto lasciare l’Iraq. Secondo Falih Fayyadh gli iracheni sono «molto orgogliosi del lavoro delle milizie sciite» e Tillerson non ha nessuna qualifica per chiedere che le milizie sciite lascino l’Iraq.

Sadira Efseryan

Iraniana fuggita prima in Turchia, poi in Italia. Esperta dei paesi del Golfo Persico e delle dinamiche politiche dei paesi arabi. Laureata in scienze informatiche alla Iran University of Science and Technology

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