Il mondo intero dovrebbe seriamente iniziare a preoccuparsi dei discrosi che fa il leader nazi-islamico turco, Recep Tayyip Erdogan. In una Intervista ad Al-Jazeera ha detto che «l’incidente alla Freedom Flotilla era una causa valida per scatenare una guerra contro Israele. Solo la pazienza della Turchia ha evitato questo».
Erdogan, che in queste ore si trova in visita in Egitto dove esporrà ai giovani “fratelli musulmani egizi” la prossima politica di espansione turca, inizia veramente a fare ragionamenti sempre più simili a quelli di Ahmadinejad, il che dovrebbe seriamente preoccupare l’occidente e, soprattutto, la NATO.
E’ ormai più che palese che la Turchia punta dritto ad una guerra con Israele. Il motivo, nemmeno tanto recondito, è il controllo dei grandissimi giacimenti di gas scoperti al largo di Israele che la Turchia dice essere di proprietà della parte turca di Cipro.
Erdogan non è nuovo al disprezzo del Diritto Internazione che invece attribuisce quei giacimenti alla Cipro libera che ha concluso in tempi non sospetti accordi chiarissimi sul controllo del tratto di mare che racchiude il giacimento più grosso (qui il link).
Giusto per essere chiari: chi pensasse che Erdogan ha fatto della questione palestinese una missione si può tranquillamente ricredere. Erdogan vuole per se quei giacimenti di gas e dei palestinesi se ne sbatte altamente i cosiddetti. Tutta la manovra contro Israele a cui stiamo assistendo altro non è che un sistema barbaro e violento per avere quei giacimenti di gas. Niente di più, niente di meno. E per questo il nazista turco è disposto a scatenare una guerra in grande stile. Qualcuno lo fermerà prima che lo faccia Gerusalemme?
Sarah F.