La Russia ha ordinato all’Iran 1700 droni di diverse tipologie. I droni vengono inviati in lotti di 300 e al momento i russi starebbero usando il secondo lotto.
A dirlo è Kyrylo Budanov, capo della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino, in un’intervista a Ukrainska Pravda.
Rispondendo a una domanda su quanti droni di fabbricazione iraniana abbiano ancora i russi, Budanov ha detto che la Russia li ordina continuamente. I russi hanno ordinato circa 1700 droni di tutti i tipi questi devono ancora essere prodotti. Per questo è necessario individuare e distruggere le fabbriche di droni iraniane.
Al 22 ottobre, i russi hanno utilizzato circa 330 Shahed, 222 dei quali sono stati abbattuti. Secondo Budanov, «gli altri [droni], in una misura o nell’altra, hanno raggiunto i loro obiettivi – non sempre in particolare i loro, a volte [hanno colpito] da qualche parte vicino [a questi], ma il 30% dei droni raggiunge i loro obiettivi».
Budanov ha affermato che «in generale, la difesa antiaerea sta facendo fronte [a queste minacce], il 70% [dei droni] è stato abbattuto», ma «il terrore degli Shahed potrebbe effettivamente durare per un po».
I russi hanno quasi finito i missili
Secondo Budanov: «ai russi è rimasto circa il 13% delle scorte di Iskander, circa il 43% dei missili Kalibr-PL, Kalibr-NK, e circa il 45% delle scorte di missili Kh-101 e Kh-555. Scendere sotto il 30% in generale è molto pericoloso, perché significa che stanno già utilizzando le loro ER [riserve di emergenza – ndr].
Nel frattempo l’Iran continua imperterrita a violare le risoluzioni ONU che vietano la vendita di ari alla Russia e a collaudare i propri droni sulla popolazione civile ucraina in previsione di usarli su quella israeliana.