La situazione tra Turchia è Israele si sta ulteriormente degradando a causa della folle politica del leader islamico turco, Erdogan. Questa mattina il Governo turco ha reso noto che interromperà qualsiasi contratto commerciale, compresi quelli relativi al settore militare, con Israele. Non solo, ha detto che intensificherà la sua presenza navale nel tratto di mare antistante Israele e che “scorterà le navi dirette a Gaza”.
E’ una vera e propria dichiarazione di guerra e un dichiarazione di intenti che va contro il blocco imposto da Gerusalemme a Gaza, riconosciuto come legittimo persino dalle Nazioni Unite attraverso il “rapporto Palmer”.
E’ chiaro che Erdogan vuole innescare un conflitto armato con Isralee che, nel caso navi turche provassero a scortare qualsiasi natante diretto verso Gaza con l’intenzione di forzare il blocco, sarebbero costrette a fermarle con la forza.
A Erdogan gli è andata male quando sponsorizzando la IHH in occasione della prima Freedom Flotilla con una infinità di soldi, voleva scatenare la reazione del mondo contro Israele. Adesso ci riprova alzando però pericolosamente la posta mettendo in campo la marina militare turca.
Il gioco è davvero pericoloso e ci si meraviglia che la NATO non intervenga nei confronti del Governo turco per riportarlo alla ragione. Erdogan va ripreso e fa fatto subito perché, per ragioni che ancora vanno ben capite anche se qualche sospetto ce lo abbiamo, sta innalzando la tensione in Medio Oriente a livelli che non si erano mai visti. Colpisce in questo frangente l’irresponsabile silenzio dell’Unione Europea e, soprattutto, degli Stati Uniti, un silenzio che sta giustificando le pazzoidi iniziative di Erdogan.
Secondo Protocollo Israel