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Rights Reporter > Medio Oriente > L’Autorità Nazionale Palestinese sputa nel piatto da dove mangia
Medio Oriente

L’Autorità Nazionale Palestinese sputa nel piatto da dove mangia

By redazione Published 25 Marzo 2012

«Israele non può avere progetti di cooperazione, di collaborazione e di sostegno con chi ogni giorno la attacca presso gli organismi internazionali». A sostenerlo, secondo Radio Israel, è il Governo israeliano che oggi si riunirà per decidere se congelare o meno i trasferimenti fiscali verso l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) oltre a bloccare tutti i progetti di collaborazione con la stessa ANP.

Otto ministri del Governo israeliano si riuniranno oggi per prendere alcune importanti decisioni in risposta ai continui attacchi provenienti dalla ANP e da alcuni organismi internazionali, non ultimo quello proveniente dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu il quale ha emesso una risoluzione assurda (l’ennesima) contro Israele solo pochi giorni fa.

Israele è l’unico Stato al mondo a sostenere l’economia di una entità che si comporta a tutti gli effetti come un nemico, l’unico Stato a mondo che quotidianamente invia aiuti umanitari all’interno di un territorio (la Striscia di Gaza) dichiaratamente ostile, invio che non si è fermato nemmeno mentre dalla Striscia di Gaza piovevano centinaia di missili sul territorio israeliano. E’chiaro che questa strategia “buonista” non paga, quindi tanto vale tagliare ogni forma di assistenza e cooperazione.

«Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas (alias Abu Mazen), è impegnato in una campagna terroristico-diplomatica contro Israele – a detto il Ministro degli Esteri israeliano, Avidgor Lieberman, riferendosi alla decisione del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu di inviare una missione per valutare l’impatto degli insediamenti sui Diritti dei palestinesi – e noi dovremmo continuare a collaborare con la ANP? Capirete che non è possibile».

E’ la solita tattica palestinese di prendere tutto il possibile e poi di agire come se nulla le fosse dato e tutto le fosse dovuto. Solo che questa volta lo “sputare sul piatto da dove mangia” non paga più. Israele è stanco di fare il gioco di Abu Mazen e dei suoi corrotti soci di merende. Se oggi il Governo israeliano deciderà di bloccare completamente le rimesse e ogni forma di collaborazione con la ANP sarà solo una decisione giusta voluta però proprio dalla ANP che con il suo solito comportamento ambiguo ha portato Israele a prendere questa decisione. Noi da mesi sosteniamo che l’essere buonisti con gli arabi non ha mai pagato e non pagherà mai. Sono gli arabi che devono cambiare non gli israeliani. Il problema è che fino a quando la Comunità internazionale continuerà a inviare denaro a pioggia alla ANP, denaro che poi sparisce in mille rivoli sconosciuti, gli arabi si sentiranno sempre autorizzati a sputare sul piatto da dove mangiano.

Sarah F.

TAGGED: abu mazen, aiuti di israele ai palestinesi, autorità nazionale palestinese, blocco progetti con palestina, consiglio dei diritti umani dell'onu, israele, soldi ai palestinesi

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