L’esercito libico ha dichiarato il cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte di ieri sera avvertendo però che avrebbe vigilato affinché nessuno ne potesse approfittare. Lo ha annunciato ieri sera il portavoce dell’esercito, il colonnello Ahmed Mesmari, dopo che le fazioni libiche in lotta hanno accettato di sedersi al tavolo delle trattative che riprenderanno la prossima settimana a Ginevra sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Soddisfazione viene espressa dalla missione ONU in Libia che da mesi lavorava a un cessate il fuoco tra le varie fazione, speranza diventata realtà dopo che venerdì scorso anche il gruppo Fajr Libya aveva detto che avrebbe accettato una tregua a condizione che ogni gruppo si sarebbe fermato. «Questo cessate il fuoco è un importante passo avanti» ha detto il portavoce dell’ONU in Libia. La decisione permetterà anche il passaggio sicuro di aiuti umanitari alla popolazione.

Nella prossima tornata di colloqui si dovrebbe parlare della formazione di un Governo di Unità Nazionale che metta fine agli scontri interni e che combatta unito contro la minaccia rappresentata dai gruppi jihadisti che controllano vaste aree della Libia. Nel Governo di Unità Nazionale dovrebbe entrare anche Fajr Libya mettendo così fine anche alla contesa per il controllo di Tripoli.

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