Tre chiese hanno fatto saltare in Nigeria i terroristi islamici il giorno di Natale. Una strage che si va ad aggiungere a quelle dei mesi e dei giorni scorsi, stragi religiose senza se e senza ma. Non ci sono scuse e non si devono trovare.
Quello che però colpisce particolarmente è l’assordante silenzio del vaticano su queste immani stragi (almeno 30 morti solo ieri, nel giorno di Natale). Nell’Angelus di ieri il Papa ha parlato di tutto (mancavano i pigmei) ma non ha fatto un solo cenno agli attacchi contro i cristiani in Nigeria. Eppure la chiesa di St. Teresa ad Abuja era stata già fatta saltare da diverse ore e i corpi dei cristiani erano ancora sul sagrato, smembrati dall’esplosivo islamico (solo in tarda serata è arrivata la condanna del Vaticano dopo che in rete si era scatenata l’indignazione). C’è solo la “Terra Santa” nel cervello del pontefice, solo le cose che fanno parlare, che fanno notizia, dall’immigrazione alla pace tra palestinesi e israeliani (di quale pace parli poi non si sa), ma dei cristiani massacrati dagli islamici in mezzo mondo non gliene frega niente. Sarà perché quei poveretti non possono dare un soldo alla Chiesa. E poi va a parlare di “umiltà” come ha fatto nella messa della vigilia. Ma quale umiltà, quale “amore cristiano”. Qui gli islamici ammazzano a man bassa e lui pensa ai palestinesi.
Beh, è ora che qualcuno la dica la verità perché altrimenti si rischia che anche questa volta, anche questa strage finisca nell’oblio dell’ipocrisia cristiana. L’islam sta attaccando il cristianesimo e le altre religioni, ormai è evidente dalla Turchia all’Egitto passando per la “Terra Santa” all’Africa e persino l’Indonesia. Si può essere buonisti ma non ciechi.
E’ ora che il mondo libero affronti questo problema in maniera concreta e non solo a parole o pensando che la pace in Medio Oriente sia la panacea di tutti i mali. La pace in Medio Oriente non ci sarà mai a meno che non vinca l’islam il che vorrebbe dire che tutti gli altri (ebrei e cristiani) sono stati massacrati. Così nelle altre parti del mondo dove l’islam è all’attacco. Se vogliamo questo continuiamo a fare i buonisti. Se non lo vogliamo sarà bene che ci svegliamo prima di ritrovarci nel Colosseo a fare da merenda ai leoni.
Carlo Alberto Cecchini