Teheran (Rights Reporter) – La guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, rivolgendosi alle potenze europee che hanno firmato l’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA), cioè Francia, Gran Bretagna e Germania, ha dettato sette condizioni che gli europei dovrebbero accettare se vogliono che quell’accorso prosegua.

Le condizione poste da Khamenei

Queste le condizioni poste dalla guida suprema iraniana durante un incontro con i vertici politici e militari tenutosi a Teheran mercoledì sera e del quale ha riferito il Theran Times (1).

  1. Data la disonesta dimostrata negli anni scorsi dai tre paesi europei che hanno firmato il JCPOA, Francia, Germania e Gran Bretagna devono dimostrare di non voler ripetere quella disonestà (non si capisce bene a cosa si riferisca Khamenei in questo punto)
  2. I tre paesi europei non si sono lamentati delle ripetute violazioni da parte degli Stati Uniti dello spirito e del testo del JCPOA e devono sopperire a questa ignoranza
  3. Il ritiro degli Stati Uniti è una violazione della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli europei devono presentare una risoluzione congiunta contro gli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e denunciare la mossa degli Stati Uniti.
  4. I capi dei tre paesi europei devono impegnarsi a non menzionare il programma missilistico implementato dall’Iran e la presenza iraniana nella regione.
  5. Gli europei devono contrastare ogni tipo di sanzione statunitense contro l’Iran. Tutti devono essere coscienti che la Repubblica Islamica non abbandonerà lo sviluppo dei propri fattori di potere e in particolare delle sue capacità di difesa.
  6. Se gli Stati Uniti impediscono la vendita di petrolio dall’Iran, gli europei devono garantire l’acquisto di petrolio dall’Iran fino alla totale soddisfazione delle necessità del Paese.
  7. Le banche europee devono garantire le transazioni economiche con l’Iran

L’Iran si riserva il diritto di riprendere le attività nucleari se le condizioni sopra elencate non saranno soddisfatte

A margine della riunione la guida suprema iraniana ha tenuto a precisare che «l’Iran non cerca lo scontro con i tre paesi europei, tuttavia non ci fidiamo di loro sulla base dei loro precedenti. Quindi, devono dare garanzie reali» aggiungendo poi che «l’economia del paese non può essere costruita solo sul JCPOA europeo».

La mossa di Kamenei sembra decisamente finalizzata a fare pressione sull’Europa affinché prenda distanza con più decisione dagli Stati Uniti e che le aziende e le banche europee non si facciano condizionare dalle sanzioni promesse dal Presidente Trump nei confronti di coloro che faranno affari con l’Iran.

Ma non solo, è anche un chiaro messaggio alle cosiddette “colombe” che vorrebbero comunque continuare con l’applicazione dell’accordo su nucleare iraniano a dispetto delle sanzioni americane, un messaggio per dire che il tempo sta per scadere e che presto l’Iran potrebbe riprendere l’arricchimento dell’uranio oltre la soglia del 20%, sempre ammesso che lo abbia mai fermato, cedendo così alle pressioni dei falchi.