Gli Stati Uniti hanno annunciato ieri sera di aver ucciso un importantissimo membro di Al Qaeda in Siria.
Con un comunicato diffuso dal portavoce del comando centrale dell’esercito, John Rigsbee, gli Stati Uniti hanno precisato che si tratta di Abdul Hamid al-Matar, importantissimo membro del gruppo terrorista fondato da Osama Bin Laden.
«La rimozione di questo alto leader di al-Qaeda interromperà la capacità dell’organizzazione terroristica di pianificare e portare a termine attacchi globali» ha detto il portavoce americano nel comunicato.
Il Pentagono ha precisato che per l’operazione antiterrorismo è stato usato un drone MQ-9 e che non ci sono state altre vittime.
Alla fine di settembre il Pentagono aveva annunciato di aver ucciso Salim Abu-Ahmad, un altro alto comandante di Al-Qaeda in Siria, in un attacco aereo vicino a Idlib, nel nord-ovest del Paese.
Salim Abu-Ahmad era il responsabile della pianificazione, finanziamento e approvazione degli attacchi transregionali di Al-Qaeda.
«Al-Qaeda continua a rappresentare una minaccia per l’America e per i nostri alleati. Al-Qaeda usa la Siria come rifugio sicuro per ricostruire, coordinarsi con affiliati esterni e pianificare operazioni terroristiche», ha affermato il portavoce americano.
La situazione in Siria ha creato un complesso scenario nel quale gruppi jihadisti e gruppi legati all’Iran proliferano praticamente senza alcun controllo.
Proprio ieri Israele e Russia hanno rinnovato l’impegno per il coordinamento degli attacchi difensivi israeliani in Siria dove i Guardiani della Rivoluzione Iraniana hanno formato diverse teste di ponte da dove potrebbero minacciare lo Stato Ebraico.