C’è stata una frase in particolare che mi ha colpito delle dichiarazioni dell’inviato speciale degli Stati Uniti per il conflitto israelo-palestinese, Hady Amr, alla fine del suo viaggio in Israele e cioè che «gli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni con l’Autorità Palestinese per il pagamento dei vitalizi ai terroristi».
Obiezioni, gli Stati Uniti [attraverso Hady Amr] dopo essersi dichiarati (incredibilmente) preoccupati per i Diritti Umani in Israele hanno sollevato obiezioni sul fatto che l’Autorità Palestinese riconosce un vitalizio ai terroristi o alle loro famiglie se uccidono uno o più israeliani.
E più ne ammazzano, più è alto il vitalizio. C’è un vero e proprio tariffario per questi vitalizi del terrore.
E per fortuna che almeno gli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni perché gli europei, cioè i maggiori finanziatori della macchina palestinese, sembrano essersene dimenticati dopo aver ripreso Abu Mazen sul fatto che non è molto corretto invogliare i palestinesi ad uccidere gli israeliani ma si sono ben guardati dal minacciare il taglio degli aiuti alla Autorità Palestinese.
Proprio per questo motivo l’ex Presidente americano, Donald Trump, aveva tagliato 200 milioni di dollari dei cosiddetti “aiuti ai palestinesi”, aiuti che invece l’Amministrazione Biden sembra essere decisa a ripristinare, perché pagare per l’omicidio di israeliani vale solo qualche “obiezione”.
Invece nella Amministrazione Biden sono molto preoccupati per i piani israeliani di approvare nuove unità di insediamento in Giudea e Samaria (la cosiddetta “Cisgiordania”).
L’amministrazione Biden ha esortato il governo del primo ministro Naftali Bennett a esercitare moderazione quando si tratta di costruire insediamenti. Potrebbero violare i Diritti Umani.
Insomma, il pagamento dei vitalizi ai terroristi palestinesi merita solo qualche obiezione. L’allargamento di un paio di insediamenti in Giudea e Samaria viola i Diritti Umani tanto da preoccupare l’Amministrazione Biden. Se non fosse tragico sarebbe comico.
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