Da ieri sera Hamas e Jihad Islamica hanno lanciato oltre 150 missili su Israele. Di questi almeno 25 sono stati intercettati dal sistema Iron Dome mentre si registrano feriti a Sderot. E’ questa la cronaca breve di una nottata che ha visto gli abitanti del sud di Israele costretti nei rifugi mentre anche questa mattina le sirene di allarme rosso sono risuonate nelle zone a ridosso del confine con la Striscia di Gaza.

La reazione israeliana è stata tuttavia contenuta ed estremamente mirata. I caccia israeliani hanno colpito un centinaio di obiettivi terroristici tra i quali l’ennesimo tunnel della morte quasi pronto all’uso.

Gli attacchi terroristici hanno provocato diversi feriti tra i civili israeliani i quali sono stati trasportati presso l’ospedale Barzilai di Ashkelon. I medici riferiscono che stanno curando almeno otto persone ferite non in modo grave da schegge mentre un uomo di 54 anni è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’emergenza. Le sue condizioni sono stabili. In totale si registrano 17 feriti.

Il primo allarme era scattato nella mattinata di ieri quando gli osservatori israeliani avevano notato che Hamas stava evacuando le sue postazioni di confine, le prime a subire una eventuale ritorsioni israeliana, un chiaro segno che i terroristi avevano qualcosa in mente. L’IDF aveva quindi immediatamente innalzato il livello di allarme. Nel primo pomeriggio cecchini di Hamas avevano quindi preso di mira alcuni ingegneri che stavano lavorando nei pressi della barriera di confine per installare un sistema di rilevamento dei tunnel. Un carro armato aveva quindi colpito la postazione di Hamas da dove i cecchini sparavano. Da quel momento è partita la pioggia di missili verso Israele che dura anche questa mattina.

Nella sera è scattata la giusta reazione di Israele che con la sua aviazione ha colpito almeno un centinaio di obiettivi di Hamas e della Jihad Islamica.

Gli ultimi allarmi sono suonati questa mattina mentre la stampa internazionale come sempre o ignora gli attacchi terroristi, o riporta i fatti in modo fuorviante parlando solo della reazione israeliana dando l’impressione al lettore che sia stato Israele ad attaccare per primo e non Hamas.