Cari amici cristiani sappiate che da oggi tutto quello che credevate in merito a Gesù Cristo è stato cancellato con la ratifica da parte dell’UNESCO della più colossale menzogna storica di tutti i tempi.

Da oggi dovrete rivedere e riscrivere il Vangelo secondo Matteo e in particolare in quella parte in cui racconta della cacciata dei mercanti dal tempio. Sappiate che quello non era un tempio ebraico ma una moschea. I mercanti non erano ebrei ma naturalmente arabi (magari palestinesi). E poi dovrete rivedere tutte le sacre scritture in cui si nomina che Gesù Cristo era ebreo, che c’erano dei templi ebraici, le sinagoghe, i riti ebraici riportati nella Bibbia. Dovrete riscrivere l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in occasione della Pasqua ebraica perché secondo l’UNESCO non c’è nulla di ebraico a Gerusalemme, figuriamoci la Pasqua o Gesù Cristo.

A questo punto sovviene anche un dubbio sulla scritta INRI apposta sulla croce dove Gesù venne crocefisso. Non può essere “Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum” cioè Gesù il Nazareno, Re dei Giudei, perché stando all’UNESCO i giudei a quell’epoca non c’erano a Gerusalemme.

Ci scusiamo con i lettori per questi sconclusionati sproloqui blasfemi ma onestamente non sappiamo davvero come commentare la ratifica di questa truffa colossale ai danni della storia prima ancora che ai danni dell’ebraismo e del cristianesimo. Non ci rimane che riderci su.

Redazione