Rapporto esclusivo: Putin ha fornito in segreto all’Iran missili S-300

1 Giugno 2014

Putin a differenza di quanto più volte promesso, avrebbe fornito in segreto all’Iran il sofisticato sistema di missili antiaerei denominato S-300, forse il sistema più avanzato al mondo per la difesa aerea (lo schema in coda all’articolo). A sostenerlo è una fonte di alto grado dei servizi americani confermata da fonti di intelligence israeliana.

La notizia che la Russia avesse fornito cinque sistemi S-300 all’Iran era trapelata qualche settimana fa, ma a Mosca si ostinavano a negare fermamente che ciò fosse avvenuto. I cinque sistemi antiaerei S-300 sarebbero quelli ordinati dagli iraniani nel 2007 e pagati 800 milioni di dollari. Sotto le pressioni internazionali Mosca aveva poi deciso di non consegnare i sofisticati sistemi d’arma a Teheran scatenando le ire degli Ayatollah che aveva citato la Russia avanti al Tribunale Internazionale per l’arbitrato chiedendo un risarcimento danni di quattro miliardi di dollari per il mancato adempimento del contratto. Sebbene il Tribunale Internazionale non si sia ancora espresso, Putin avrebbe deciso di anticipare la sentenza fornendo in segreto all’Iran i cinque sistemi S-300 oggetto dell’arbitrato.

Quello che fino a ieri era solo un sospetto è diventato praticamente una certezza quando sabato il capo delle Guardie della Rivoluzione Iraniana, Gen. Hossein Salami, ha annunciato al mondo che l’Iran aveva costruito un sistema antiaereo simile (e addirittura migliore) del russo S-300. Il Gen. Hossein Salami ha detto però che il nuovo sistema antimissile iraniano non sarebbe stato mostrato alla stampa assicurando tuttavia che tale sistema era “allo stesso livello di quello russo e addirittura più preciso”.

Il sospetto delle intelligence americana e israeliana è che non si tratti affatto di un sistema messo a punto dagli iraniani ma che siano i famosi cinque sistemi S-300 russi consegnati segretamente e fatti passare per un prodotto iraniano. Infatti, nonostante la ricerca militare iraniana in merito ai missili balistici sia indubbiamente molto avanzata, un sistema simile al S-300 in grado di colpire bersagli multipli a centinaia di Km di distanza comprende un tipo di tecnologia che gli iraniani non posseggono.

Da Mosca non arriva nessuna dichiarazione in merito ma fonti del Cremlino fanno trapelare che si potrebbe trattare degli S-300 venduti a suo tempo dalla Russia alla Siria passati di mano all’Iran come “compenso” per l’aiuto dato dagli Ayatollah al regime siriano nella guerra civile che imperversa da tre anni. Tuttavia questa ipotesi viene scartata decisamente dalla intelligence israeliana che afferma di monitorare costantemente l’arsenale siriano e in particolare proprio gli S-300 di fabbricazione russa in possesso di Assad. Il timore è che finiscano in mano a Hezbollah più che a Teheran. Quindi sarebbero gli S-300 ordinati da Teheran nel 2007. Nessuna arma segreta iraniana, nessun trasferimento di armi dalla Siria.

E’ innegabile che una eventualità del genere preoccupa fortemente Israele e mette ancora più in evidenza l’errore strategico di Barack Obama che continua imperterrito a dire di voler trattare con gli iraniani mentre questi ultimi continuano a rafforzarsi militarmente diventando sempre di più una minaccia globale. Ma nemmeno il Governo israeliano è esente da critiche. Ormai è evidente che Netanyahu, al di la delle parole ufficiali, ha delegato la difesa di Israele, in particolare nel contrasto al programma nucleare iraniano, a Barack Obama e il risultato di questa scelta è davanti agli occhi di tutti.

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[glyphicon type=”user”] Scritto da Miriam Bolaffi con il contributo di Aaron F.

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