Dopo una notte relativamente calma sono ripresi questa mattina i lanci di missili da Gaza verso il sud di Israele. A essere colpite le città di Sderot, Eshkol, Shaar Hanegev e il consiglio di Hof Ashkelon. Quattro persone sono rimaste ferite.
Ieri, nonostante la stampa internazionale lo abbia completamente trascurato o, nella migliore delle ipotesi, abbia distorto i fatti (come fa giustamente notare Michael Sfaradi proprio oggi) sono caduti su Israele ben 31 missili. Questa mattina siamo già a quota 24. Pochi minuti da due razzi sono stati sparati sul Consiglio regionale di Eshkol e altri due su Hof Ashkelon.
L’aviazione israeliana ha subito risposto agli attacchi effettuando alcuni raid mirati sulla Striscia di Gaza, ma c’è da giurarci che la stampa internazionale, come sempre, distorcerà i fatti parlando di “attacco israeliano su Gaza”.
E’ chiaro a tutti che la situazione nel sud di Israele è diventata intollerabile. Le scuole sono aperte a singhiozzo per via dei continui attacchi terroristici. Le attività commerciale e produttive risentono pesantemente dei continui stop forzati. La gente ormai vive nel terrore continuo di sentire le sirene d’allarme. Viene da chiedersi cosa avrebbe fatto il Governo Israeliano se ad essere attaccata in questo modo fosse Tel Aviv invece che le città del sud.
E’ ora di finirla con questo tergiversare. Il problema di Hamas e della Striscia di Gaza deve essere risolto al più presto. La questione non è più rinviabile. Oltre un milione e mezzo di persone stanno vivendo un vero e proprio incubo dal quale bisogna tirali fuori. Gli abitanti del sud di Israele non possono continuare a essere considerati israeliani di serie B.
Sarah F.