Chi non si fiderebbe del New York Times? D’altra parte se tutto il mondo si fida dei numeri e delle veline distribuite da Hamas come potrebbe l’universo dubitare del campione liberal per eccellenza?
Quindi se il New York Times ti dice che ben “sette funzionari mediorientali, tra cui due iraniani, e un funzionario americano” sono andati da un loro reporter a riferire che Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, è stato ucciso da una bomba piazzata settimane fa nell’appartamento dove lo avevano alloggiato i Pasdaran e non da un missile, bisogna crederci per forza.
Insomma, parliamo del New York Times mica del Fatto Quotidiano che o bene o male una al giorno ne spara. Parliamo di sette funzionari mediorientali tutti belli in fila ad aspettare il loro turno per riferire questa importante notizia che, se fosse vera, confermerebbe che gli Stati Uniti non sapevano niente del fatto che Israele volesse uccidere il numero uno di Hamas.
Ora, succede però che i Guardiani della Rivoluzione Islamica, le IRGC, fanno sapere che quanto scritto dal New York Times non sta né i cielo né in terra e che il povero Haniyeh è stato martirizzato da un missile.
Lo ripete persino l’ambasciatore iraniano all’ONU, Amir Saeed Iravani, il quale in una conversazione con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, riportata dalla agenzia iraniana Fars News vicina alle IRGC, non solo conferma che il capo di Hamas è morto per un missile, ma afferma che “l’eliminazione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran non sarebbe potuta avvenire senza il placet di Washington”.
Quella messa in campo dal giornale vicino ai democratici non è una corsa a smentire che gli USA sapessero delle intenzioni israeliane, è una vera e propria fuga se arrivano a “scomodare” ben sette funzionari mediorientali (che poi cosa vuol dire “mediorientali”?) per avvalorare il loro report volto a scagionare Biden & C.
La cosa più fastidiosa è che questi grandi giornali, che ben inteso si sono guadagnati l’attendibilità sul campo, possono scrivere qualsiasi cosa, anche senza alcun riscontro o fonte in chiaro, che vengono immediatamente creduti. Un po’ come il fantomatico Ministero della salute di Hamas.
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