Se io fossi un musulmano moderato (una innocente riflessione)

30 Dicembre 2015

musulmano-moderato

Se io fossi un musulmano moderato prima di tutto mi chiederei perché il mondo ha bisogno di distinguere tra Islam moderato e Islam estremista, mi chiederei da cosa dipende questa distinzione, che responsabilità ha l’Islam e soprattutto mi chiederei se esiste veramente un islam moderato e un Islam estremista oppure l’Islam è tutto uguale come dicono gli stessi musulmani.

Se io fossi un musulmano moderato mi chiederei perché l’ISIS è così tanto amato tra i miei corregionali e perché i più accaniti sostenitori del Daesh sono ragazzi nati e cresciti in occidente. Mi chiederei cos’è che li spinge a regredire invece di progredire e soprattutto mi chiederei cosa posso fare io per fermare questo fenomeno dilagante.

Se io fossi un musulmano moderato vorrei capire perché l’Islam sta tornando al Medio Evo invece di proiettarsi nel futuro, vorrei capire cosa spinge migliaia di giovani musulmani a voler tornare indietro nel tempo invece di progredire.

Se io fossi un musulmano moderato non avrei esitazione a condannare il terrorismo islamico, lo urlerei ai quattro venti invece di tacere o, come spesso succede, di andare a cercare giustificazioni che non esistono, colpe di altri che non ci sono o, peggio, improbabili discriminazioni da parte occidentale verso i musulmani, come a voler giustificare le stragi fatte nel nome dell’Islam.

Se io fossi un musulmano moderato denuncerei tutti coloro che nel nome di Allah fomentano odio e violenza, coloro che vogliono la creazione di un califfato globale e sono disposti a massacrare migliaia di persone per raggiungere questo obiettivo. Li denuncerei perché queste persone vogliono far sprofondare il mondo nel buio del Medio Evo islamico e io, da buon musulmano moderato, non lo posso permettere.

Infine, se io fossi un musulmano moderato rinnegherei in maniera decisa e senza interpretazioni la Sharia, la legge islamica così lontana da qualsiasi concetto di Diritto e non compatibile con le più importanti convenzioni internazionali sui Diritti Umani.

Ecco cosa farei io se fossi un musulmano moderato, ma da quando l’Islam ha sferrato il suo attacco all’occidente liberale e democratico non ho mai visto un musulmano moderato fare almeno una di queste cose, comunque mai in maniera non interpretabile o, peggio ancora, senza mettere un “ma” o un “se” davanti. E allora non posso fare a meno di chiedermi se non abbiano ragione quegli imam che sostengono che non esiste un Islam moderato e un Islam estremista, ma esiste un solo Islam con un solo scopo e un solo obiettivo finale, quello del califfato globale. E mi chiedo anche se tutte quelle anime belle che vanno in TV a parlare di “Islam religione di pace” senza però mai rinnegare apertamente la violenza islamica o ponendo molti “se” e molti “ma” davanti alle loro pseudo condanne, non ci stiano in realtà prendendo per i fondelli, non ci stiano ingannando.

Scritto da Antonio M. Suarez

redazione

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3 Comments Lascia un commento

  1. Se lei fosse davvero un musulmano “moderato” avrebbe preso le distanze dall’islam, cioè non sarebbe più un vero musulmano.

  2. Splendido articolo di un uomo pacifico, ma la pace è in antitesi all´Islam essendo una teocrazia assoluta. Ai tempi del Nazismo e del Comunismo (quest`ultimo mai morto) , non c´era il nazismo moderato o il comunismo moderato. O eri nazista o comunista oppure eri un oppositore da annientare. Il Corano è il Mein Kampft dei musulmani, I libri di Oriana Fallaci spiegano bene il fascino che l´Islam esercita sull´occidente privo di valori morali e corrotto dai petrodollari. Per cui lei, essendo rispettoso dei diritti fondamentali dell´essere umano, uomo e donna, è laico o professante di un´altra religione, oppure rinnega quei diritti e si professa musulmano integralmente. Cordiali saluti.

  3. La stessa definizione moderato / estremista fa capire che più che una religione questa è un’idea politica. Definire una religione moderata non ha senso.
    Ma un Islam diverso potrebbe esistere, se venisse riformato.
    Riformatori potenziali ce ne sono e ce ne sono stati, molti però sono stati uccisi o vivono in esilio o sono in galera. Anche nella storia – a dire il vero risalendo molto indietro nel tempo – c’è la possibilità di trovare comunque un punto di ripartenza.
    Il punto è che questi pensatori non hanno presa su masse analfabete, preda del vittimismo e del risentimento verso l’Occidente e Israele ovvimente. Anche l’ignoranza che regna nei paesi arabi – ignoranza umanistica e scientifica – è determinante e lascia spazio a una miriade di imam che definire caproni è un insulto per l’onesto animale. Poi naturalmente ci sono i gli inutili idioti occidentali che, anziché avere una visione critica, vedono islamofobia ovunque. Peraltro islamofobia significa paura dell’islam, e credo che sia un diritto inalienabile delle persone intelligenti temere l’Islam.
    La riforma dell’islam comunque deve avvenire all’interno del mondo musulmano, l’Occidente, se non fosse ormai in preda a un cupio dissolvi, potrebbe solo a.dare spazio ai riformatori (di cui finora non è importato niente a nessuno) anziché lasciarli al loro destino b. trattare l’Islam per quello che è, un pensiero totalitario ed estraneo ai principi basilari della cultura occidentale

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