Il Nusra Front ha annunciato ieri la sua volontà di separarsi da Al Qaeda. Lo ha reso noto il suo leader, Mohammed al-Golani, attraverso un video mandato in onda da Al Jazeera e dalla TV della opposizione Orient TV.
Secondo quanto detto da Mohammed al-Golani la separazione del Nusra Front da Al Qaeda mira a «rimuovere i pretesti per Stati Uniti e Russia i quali attaccano il Nusra Front ritenendolo un gruppo terrorista e non un gruppo ribelle». Il Nusra Front è uno dei gruppi anti-Assad più forti e ben armati ma negli ultimi mesi è stato il gruppo maggiormente preso di mira sia dagli attacchi della coalizione a guida USA che in particolare dalla Russia, molto più dello Stato Islamico che pure rappresenta il pericolo maggiore. Il Nusra Front cambiarà anche nome che diverrà Levant Conquest Front.
A confermare la separazione del Nusra Front da Al Qaeda è arrivato anche un video distribuito dalla stessa Al Qaeda nel quale il numero due del gruppo terrorista islamico, Ahmed Hassan Abu el-Kheir, conferma la “separazione consensuale”.
Stati Uniti e Russia hanno però già fatto sapere che per loro non cambia nulla in quanto la natura jihadista del gruppo ribelle rimane immutata a prescindere dal nome o dalla sua affiliazione ad Al Qaeda.
Secondo analisti israeliani in realtà la mossa a sorpresa del Nusra Front non serve tanto a uscire dal mirino di russi e americani quanto piuttosto a ottenere l’appoggio dei Paesi del Golfo che fino a quando il gruppo rimaneva nell’orbita di Al Qaeda non potevano ufficialmente supportarlo mentre ora sarebbe “meno imbarazzante” inviare armi e denaro ai “ribelli siriani”. Il nuovo gruppo denominato quindi Levant Conquest Front potrebbe cercare di riunire tutti i gruppi ribelli siriani sotto una unica sigla mantenendo comunque intatta la sua natura Jihadista il che non comporterebbe la fine degli attacchi russi e americani ma certamente comporterebbe un massiccio sostegno arabo e in particolare quello dell’Arabia Saudita.
Redazione