Siria: scoperta centrale nucleare segreta. Assad vuole l’atomica

Fonti di intelligence, riprese oggi dallo Spiegel, riferiscono che il dittatore siriano Bashar al-Assad sta cercando nuovamente di dotarsi di armi nucleari e che per questo sta implementando un programma atomico in una centrale nucleare sotterranea.

Si credeva che le velleità nucleari della Siria fossero andate distrutte con l’attacco che nel 2007 distrusse la centrale nucleare di Kibar, attacco attribuito a Israele (ma mai confermato), ma a quanto pare Assad ci sta riprovando e questa volta lo fa con il diretto coinvolgimento di Hezbollah.

A riferirlo sarebbe un rapporto di una non ben specificata agenzia di intelligence, rapporto che lo Spiegel avrebbe potuto visionare.

Il nuovo sito nucleare siriano sarebbe in una regione montagnosa e inaccessibile, nei pressi della città di Qusayr, e sarebbe posto in profondità per non essere attaccato dal cielo. Il sito è protetto da uomini di Hezbollah.

Il rapporto visionato dallo Spiegel sembra davvero preoccupante perché non solo denota la volontà di Assad di dotarsi di armi nucleari ma sostiene che il dittatore siriano sia molto avanti nel suo progetto.

Secondo quanto riferisce lo Spiegel nella centrale di Qusayr sarebbero stoccate almeno 8.000 barre di uranio arricchito e mai denunciate alla AIEA. Una parte di quelle barre di uranio sarebbero quelle sopravvissute al bombardamento della centrale di Kibar poi spostate nel sito di Marj as-Sultan vicino a Damasco. Da qui, quando la AIEA ha iniziato a sospettare che avvenisse qualcosa di poco chiaro, sono state trasferite nella centrale segreta di Qusayr. Ma il trasferimento sarebbe stato scoperto e da allora le intelligence occidentali hanno tenuto sotto controllo il sito, ritenuto fino ad allora un semplice deposito di armi di Hezbollah. Ora emerge la terribile verità e cioè che in effetti a Qusayr ci sarebbe una vera e propria centrale nucleare segreta e non un semplice deposito di armi.

Le immagini satellitari mostrano sei strutture, una struttura adibita alla guardia e sei capannoni. Tre di questi capannoni nascondo gli ingressi alla struttura sotterranea. Il sito dispone di un accesso dedicato alla linea elettrica collegata a quella della città di Blosah. Secondo gli esperti un dettaglio particolarmente importante e inquietante è un posso molto profondo che collega la struttura di Qusayr al lago di Zaita, distante quattro chilometri. Una connessione del genere è utile anche per un deposito di armi convenzionali ma nel caso di una struttura nucleare diventa indispensabile.

siria-centrale-nucleare-QusayrMa la prova più schiacciante che siamo di fronte a una struttura nucleare viene dalle intercettazioni radio intercettate di recente e riportate nel rapporto letto dalla Spiegel. Una delle voci intercettate appartenenti a un alto ufficiale di Hezbollah fa esplicito riferimento alla “fabbrica nucleare” riferendosi al sito di Qusayr. L’uomo intercettato riferisce regolarmente degli sviluppi a una delle persone più importanti del regime di Damasco, cioè a Ibrahim Othman, capo della Commissione per l’Energia Atomica di Damasco. L’uomo usa un nome in codice per riferirsi al sito di Qusayr, cioè “Zamzam”.

Dalle intercettazione emergono altri dettagli inquietanti. Nel sito segreto di Qusayr lavorano esperti iraniani appartenenti alle Guardie della Rivoluzione ma soprattutto, dato davvero inquietante, anche diversi tecnici nordcoreani. In particolare si sospetta della presenza di Chou Ji Bu, l’ingegnere che ha costruito il reattore nucleare di Yongbyon in Corea del Nord e che per molto tempo ha lavorato a stretto contatto proprio con Ibrahim Othman. Chou Ji Bu è stato dato per scomparso per molto tempo e si era pensato che fosse stato vittima delle epurazione del regime nordcoreano, ma nuove informazione lo danno proprio presente nel sito di Qusayr.

Le valutazioni dello Spiegel

Secondo lo Spiegel questa scoperta arriva nel momento meno opportuno per gli Stati Uniti. Nonostante le smentite ufficiali gli americani operano nella zona con il tacito consenso di Assad. Inoltre, a seguito dell’accordo sulle armi chimiche, gli USA, la Francia e la Gran Bretagna pensavano che le capacità di Assad di avere accesso ad armi non convenzionali fossero praticamente azzerate. Questa scoperta rimette tutto in discussione. Oltretutto questa scoperta pone anche Israele di fronte a un dilemma non facilmente risolvibile. Gerusalemme ha sempre provveduto a interrompere il flusso di armi, specie di quelle di distruzione di massa, verso gli Hezbollah. Ma sembra che fosse all’oscuro di questa centrale nucleare segreta. Cosa farà Israele? Impossibile ignorare il pericolo che rappresenta la centrale di Qusayr.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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1 Comment Lascia un commento

  1. 16 gennaio 2015. Sono cattolico. Dio vede che tanti di voi donano questi messaggi con amore, interesse o curiosità. Il Grande dice nuovamente, di non venderli e non comprarli. C’è chi li ha comprati e dopo li ha avuti. Altri dicono che debba parlare di quest’azione e di non esserci. Se fosse così, non sarebbe come Lui aveva deciso e si svolgerebbe diversamente dal suo originale progetto. Non sarebbe più, una cosa nuova, come tante persone dicono, con simpatia. C’è chi dice che non parlo di altre cose e di altre critiche. Non è utile dirle. Certuni dicono che parlerò diversamente di come scrivo e che potrei farlo peggio. Non importa questo, ed il perché è chiaro per tanti che leggono questi messaggi. Altri quando mi pensano, vedono il colore grigio. Mi sono interessato di capire questo con Dio e ha detto che è una cosa positiva, ed anche della fede per noi. Altre persone dicono che potrei fare delle altre cose per la nostra società oppure delle altre azioni militari inferiori o in territori meno conosciuti. Non è questo, che ci sta chiedendo. Non ho dei ruoli in televisione. Una regola non mia e non scritta, mi dice che si potrà cominciare la missione, quando una persona che sa oppure che ha capito la mia identità, mi domanderà nel modo che vuole, se scrivo questi messaggi, con il nome di vero. Se non lo è non si risponda di esserlo. Dirò una cosa a questa persona che gli farà capire chiaramente che sono io. Delle persone di altre religioni che vorrebbero partecipare a quest’azione militare, spero che possano esserci. In questa divina missione ci sarà unione tra le varie religioni.

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