Striscia di Gaza (Rights Reporter) – Una delegazione di alto livello della Autorità Nazionale Palestinese (ANP) si recherà oggi nella Striscia di Gaza per dare il via a colloqui con Hamas al fine di giungere a un Governo di Unità palestinese.
A guidare la delegazione della ANP sarà il Primo Ministro, Rami Hamdallah, che per la prima volta da quando è in carica visiterà la Striscia di Gaza. Obiettivo del viaggio è quello di iniziare con Hamas il percorso che dovrebbe portare prima alla presa in carico da parte della ANP dell’amministrazione civile della Striscia di Gaza e poi a un Governo di Unità Nazionale.
La decisione di Hamas di accettare il trasferimento dei poteri civili alla ANP ha suscitato in tutto il mondo reazioni positive e la mossa è stata vista come “un passo vero la pace” tuttavia, come abbiamo già spiegato, è tutto meno che un passo verso la pace. Hamas continuerà a mantenere il controllo della sicurezza della Striscia di Gaza il che vuol dire che manterrà operativa la sua ala armata mentre i tanti problemi nel ramo civile passeranno alla ANP. Quello studiato da Hamas è sostanzialmente un sistema di tipo libanese con una parte “ufficiale” che controllerà l’amministrazione civile della Striscia di Gaza mentre una parte armata controllerà la sicurezza. Un po’ quello che fa Hezbollah in Libano.
A confermare che il viaggio del Primo Ministro palestinese nella Striscia di Gaza mira unicamente a stabilire l’entrata in campo della ANP solo nel ramo civile del Governo della Striscia ci sono le parole di Mussa Abu Marzuq, figura di spicco dell’ala militare di Hamas che parlando con alcuni giornalisti ha escluso categoricamente che Hamas scioglierà lel proprie milizie e cederà anche il controllo militare della Striscia di Gaza. A una domanda specifica da parte di un giornalista Marzuq ha risposto che «questo non è attualmente in discussione e non lo sarà mai. La sicurezza rimarrà saldamente nelle mani di Hamas». A parziale smentita delle parole di Marzuq arrivano anche quelle di Azzam al-Ahmad, membro anziano ed influente di Al-Fatah il quale ha detto che «la sicurezza di Gaza deve essere affidata alla ANP senza alcuna interferenza di gruppi o fazioni» senza tuttavia parlare di “scioglimento” dell’ala militare di Hamas il che non ha alcun senso se non in funzione dell’ennesimo teatrino palestinese.
E sarà come sempre un teatrino costoso per l’occidente. I sei miliardi di dollari destinati per la ricostruzione della Striscia di Gaza sono spariti nel nulla. A Gaza l’unica cosa che hanno ricostruito sono i tunnel del terrore. Ora la ANP presenterà il conto dei soldi necessari per rimettere in sesto la Striscia di Gaza e vedrete che conto salato sarà. E l’Europa, abbagliata dal teatrino palestinese ha già fatto sapere che “collaborerà con il nuovo Governo di Unità palestinese”, il che tradotto vuol dire che aprirà i cordoni della borsa e sborserà i soldi necessari affinché la ANP rimetta in carreggiata la Striscia di Gaza, il tutto mentre Hamas potrà concentrarsi sulla prossima guerra con israele, ad armarsi e a continuare a scavare i tunnel del terrore.