L’Unità 8200, un compartimento di altissimo livello della intelligence israeliana specializzata nella guerra cybernetica, è stata chiamata in causa dal Ministero della Sanità israeliano per contribuire nella guerra al Coronavirus.
L’Iran ha ammesso ieri sera di aver subito un potente attacco informatico che Gholam Reza Jalali, capo dell’agenzia di difesa civile iraniana, ha definito come «molto più potente di quello portato con virus Stuxnet», quello che per intenderci mise in ginocchio e rallentò il programma nucleare iraniano.
Nei giorni scorsi la “stampa internazionale” e quella mainstream hanno dedicato titoloni e “illuminate analisi” su quello che sembrava essere una sorta di obiezione di coscienza di un certo numero di riservisti appartenenti alla famosa Unità 8200, una unità d’elite della intelligence dell’IDF (la descrizione è risicata ma ci vorrebbe un articolo apposta per spiegare cos’è realmente. Qualcuno la paragona alla NSA americana).