Trump vuole tagliare del 50% i fondi all’Onu (e fa bene)

Trump vuole tagliare del 50% i fondi destinati all’Onu. E’ quanto si apprende da un rapporto pubblicato ieri secondo il quale anche gli aiuti umanitari distribuiti da USAID sarebbero nel mirino dei tagli.

Stando a quanto pubblica Foreing Policy il Presidente Trump a incaricato lo staff del Dipartimento di Stato di tagliare di almeno il 50% i fondi destinati alle agenzie ONU che tradotto in soldoni dovrebbe significare un taglio di 10 miliardi di dollari l’anno. Il taglio rientra nelle disposizioni volte a diminuire il budget del Dipartimento di Stato del 35%.

Gli Stati Uniti attualmente forniscono circa un quinto del denaro necessario al funzionamento delle Nazioni Unite e un taglio di tale misura preoccupa non poco i vertici del Palazzo di Vetro i quali sostengono che se ciò dovesse avverarsi le missioni di pace delle Nazioni Unite sarebbero seriamente messe a rischio. Tuttavia sarà discrezione del Segretario di Stato, Rex Tillerson, decidere quanto tagliare e soprattutto a quali agenzie. Nel mirino di Trump c’è la Commissione dei Diritti Umani dell’Onu, ormai praticamente arabizzata e diventata la macchietta di se stessa. Poi ci sarebbe la UNRWA, l’agenzia Onu che si occupa esclusivamente di palestinesi che nel corso degli anni a causa della sua natura illegale è diventata una fabbrica di finti profughi e una macchina di diffusione dell’odio, agenzia su cui la nostra organizzazione attraverso un apposito sito web ha avviato una campagna per la sua chiusura proprio a causa della sua illegalità, per altro certificata anche dalla vicinanza al nazismo di molti dei suoi dipendenti.

Perché la decisione di Trump ci trova d’accordo

Era da tempo che la nostra organizzazione chiedeva un taglio dei fondi destinati alle Nazioni Unite e, soprattutto, una riforma sera dell’Onu. Il motivo è davanti agli occhi di tutti: l’Onu così com’è non è né imparziale né utile a svolgere il proprio ruolo che è prima di tutto quello di negoziatore imparziale e quello di garante per il mantenimento della pace. Troppe agenzie inutili, troppe iniziative sterili, troppa burocrazia che si trasforma in un enorme spreco di denaro pubblico, ma soprattutto le Nazioni Unite sono letteralmente ostaggio dei peggiori violatori dei Diritti Umani.

L’esempio più eclatante arriva dalla Commissione per i Diritti Umani dell’Onu che in pratica è guidata da Paesi come l’Arabia Saudita, Cuba, Pakistan ecc. ecc. ma non sono da meno neanche altre agenzie dell’Onu come quella che dovrebbe tutelare i Diritti delle donne che vede tra i suoi principali partecipanti l’Iran, cioè uno dei Paesi più misogini del mondo. Una truffa bella e buona.

Se apprezzi il nostro lavoro valuta la possibilità di fare una piccola donazione a Rights Reporter

Seguici su…

Sostienici

Sostieni Rights Reporter con una piccola donazione

Go toTop