Caos Venezuela: Maduro fa il dittatore e in occidente c’è chi lo sostiene

17 Maggio 2016

Che il Venezuela non sia più una democrazia lo sappiamo da molto tempo, ma quello che sta avvenendo in questi giorni sotto Nicolas Maduro supera di gran lunga anche quanto fatto dalla strisciante dittatura di Ugo Chavez. Oppositori incarcerati, blogger critici spariti nel nulla, milizie di Hezbollah nelle strade pronte a reprimere con la forza qualsiasi protesta e infine un decreto presidenziale che di fatto stravolge la Costituzione e conferisce a Maduro poteri dittatoriali.

Blogger spariti

Ieri sulle nostre pagine Facebook e Twitter avevamo annunciato di non avere più notizie di alcuni blogger venezuelani di opposizione con i quali eravamo in contatto. Di alcuni continuiamo purtroppo a non avere notizia mentre dopo molti giorni di silenzio si è rifatto vivo il blogger Javer [1] che scrive da Caracas il quale ci ha fatto avere (unitamente ad altri blog in tutto il mondo) una copia del decreto emesso dal Presidente Maduro che evidenzia con chiarezza la svolta dittatoriale assunta dal Governo venezuelano.

Il decreto

Ad aiutarci nell’analisi del decreto emesso da Maduro è un altro blogger venezuelano che però scrive da fuori del Venezuela, The Devil’s Excrement, il quale in un lungo articolo analizza i punti salienti di questo decreto che per non tediare i lettori riassumiamo in pochi punti:

  • Il Governo del Venezuela assume poteri straordinari al fine di “garantire i diritti della popolazione” (qui c’è un punto addirittura comico quando si afferma che si interverrà per ridurre gli effetti del Niño)
  • Il Governo potrà adottare misure per assicurare la produzione di beni e “combattere” i comportamenti distorsivi come il “bachaqueo” (termine sconosciuto persino ai venezuelani), l’accaparramento, l’usura, l’alterazione fraudolenta dei prezzi e non ben definite “illegalità economiche”
  • Il Governo del Venezuela potrà autorizzare l’intervento delle forze armate per garantire l’attuazione del decreto
  • Il Governo potrà approvare e/o sottoscrivere contratti per ottenere “risorse” senza la necessità della approvazione di altri organi politici, il che tradotto significa che la Costituzione e l’Assemblea Nazionale vengono completamente bypassati
  • L’Assemblea Nazionale non potrà più inoltre mettere sotto accusa ed eventualmente rimuovere politici o il vice-presidente.

La situazione in Venezuela e il M5S

La situazione in Venezuela è letteralmente esplosiva. La crisi economica, la drammatica situazione sanitaria (di cui nessuno parla), la ulteriore svolta autoritaria del Governo Maduro unita all’uso delle milizie armate legate al narcotraffico per reprimere ogni forma di dissenso, come quelle di Hezbollah fedelissime a Maduro, ci danno un quadro della situazione davvero drammatico. Blogger e giornalisti che non sono fedeli a Maduro spariscono nel nulla, le opposizioni sono ridotte al silenzio e ora Maduro cambia d’autorità la Costituzione per rimanere aggrappato al potere. Eppure in occidente e in particolare in Italia c’è chi sostiene questo dittatore che dopo Chavez ha contribuito a portare alla rovina uno dei paesi potenzialmente più ricchi del mondo. Stiamo parlando del Movimento 5 Stelle il quale non manca di dichiarare il suo supporto a questo sanguinario personaggio che sembra importato da altri tempi. Le cose non sono cambiate da quando nel 2014 su il Fatto Quotidiano Fabio Marcelli glorificava il sostegno del M5S al regime venezuelano. Oggi il sostegno dei grillini al regime venezuelano è meno sfacciato ma rimane intatto e francamente non ne capiamo il motivo visto che, a quanto dicono, sono gli unici depositari della democrazia. E’ un bel controsenso che vorremmo ci venisse spiegato da qualcuno.

Gli Hezbollah in Venezuela

Nelle scorse settimane una nostra collaboratrice si è trovata in Venezuela per motivi legati al suo lavoro e ci ha descritto una situazione drammatica e in particolare ha approfondito la presenza degli Hezbollah libanesi nel Paese oltre alle loro connivenze con il regime di Maduro. I nostri conoscenti in loco ci confermano che il legame tra Hezbollah e Maduro è così forte che le milizie dei terroristi libanesi vengono impiegate dal regime venezuelano per reprimere le proteste. Non sono le uniche, un po’ tutte le squadracce legate al narcotraffico garantiscono la sopravvivenza del regime di Maduro, ma di questo parleremo in maniera più dettagliata in un prossimo importante rapporto che pubblicheremo nei prossimi giorni.

Il disinteresse internazionale

A differenza di quanto va dicendo Maduro, il quale sostiene che la crisi in Venezuela è il frutto di un complotto americano e degli alleati di Washington, il disinteresse su quanto sta avvenendo in Venezuela ci pare molto diffuso. A parte qualche articolo di mera cronaca la grande stampa internazionale non approfondisce come si deve quanto sta accadendo in Venezuela e i suoi risvolti. E non fa di più la politica che sembra molto distaccata dai fatti venezuelani. La “Primavera Venezuelana” non interessa nessuno. E così le carceri di Caracas sono piene di oppositori e di attivisti dei Diritti Umani. Nemmeno le “grandi” organizzazioni per i Diritti Umani sembrano interessarsene più di tanto. Evidentemente il Venezuela non porta petrodollari.


Note

[1] Blogger di Caracas oppositore del regime che scrive in spagnolo e inglese molto aggiornato sui fatti venezuelani.


Scritto da Bianca B.

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