In Europa siamo ormai alla frutta, alla palese violazione di tutti i principi fondanti dell’Unione Europea. Siamo arrivati al capolinea di una politica che da decenni collabora attivamente con i peggiori regimi islamici, addirittura li finanzia se si trovano in difficoltà (è il caso della Palestina e della Turchia) mentre nel contempo fa di tutto per ostacolare le democrazie (Israele e Grecia in primis).
L’apice di questa assurda politica europea si è raggiunto in questi giorni quando in Europa nessuno è stato in grado di sollevare dubbi sulla collaborazione tra Europa e Turchia mentre Erdogan riduce al silenzio i media che lo contrastano, nessuno ha fiatato sulla incitazione alla violenza palestinese mentre il European External Action Service (EEAS) studia nuovi sistemi di finanziamento alla ANP, nessuno ha detto nulla sui test missilistici iraniani o sulle continue condanne a morte ordinate da Teheran, mentre si invita proprio l’Iran al tavolo delle trattative di pace sulla Siria, nessuno ha avuto l’ardire di sollevare dubbi sulla nomina di un rappresentante saudita ai vertici della Commissione per i Diritti Umani dell’Onu, mentre in Arabia Saudita si applica la versione più integralista della Sharia.
L’Unione Europea è stata fondata su nobili principi quali la democrazia, la tutela dei Diritti Umani e delle libertà fondamentali, ma negli ultimi anni si è comportata in maniera esattamente contraria ai suoi principi fondanti. Si è schierata in maniera sistematica con il terrorismo islamico di matrice palestinese arrivando a premiarlo con misure discriminatorie verso Israele. Ha accettato passivamente il sostegno turco allo Stato Islamico (ISIS) mentre continuava a lavorare per l’ingresso della Turchia in Europa o per facilitarne l’ingresso nell’area Schengen nonostante l’evidente deficit democratico imposto da Erdogan e l’occupazione militare di Cipro, per altro membro della UE. Ha partecipato attivamente ai colloqui sul nucleare iraniano schierandosi apertamente dalla parte degli Ayatollah iraniani mentre proprio il massimo rappresentante iraniano, Ali Khamenei, chiamava alla distruzione della democrazia israeliana e a compiere attentati contro i civili israeliani in tutto il mondo. E si potrebbe continuare per ore…
C’è qualcosa di contorto in questa Europa che rinnega i suoi principi fondanti e appoggia un espansionismo islamico ormai più che evidente. C’è qualcosa di masochista in questa Europa che fa affari e appoggia le peggiori dittature islamiche e attacca le democrazie mentre apre le sue porte a quella che ormai è a tutti gli effetti una invasione pianificata. C’è qualcosa di malato in questa Europa che impone agli Stati membri una “accoglienza” forzata mentre taglia drasticamente i fondi per la cooperazione allo sviluppo, base fondante per fermare il flusso migratorio dal terzo mondo.
Penso che sia arrivato il momento per i cittadini europei di far sentire la propria voce e di iniziare a mettere in discussione le politiche europee imposte da burocrati non eletti. Credo che sia ora che gli europei si svegliano e comincino a pretendere l’applicazione delle convenzioni europee sulle tutele dei Diritti, totalmente incompatibili con quello che sta avvenendo in Europa. Non occorre farne una battaglia politica o ideologica, occorre farne una battaglia di Diritto per rimediare in fretta a questa vergogna che è diventata l’Unione Europea.
Noi da parte nostra continueremo a porre domande all’Unione Europea, alla Mogherini e ad ogni organismo europeo affinché ci diano risposte chiare e non elusive sulle politiche europee, sulle collaborazioni con i peggiori regimi islamici e sul sostegno indiretto al terrorismo islamico, partendo proprio dalle politiche di sostegno alla cosiddetta “Palestina” chiedendo di condizionare tale sostegno alla fine dell’incitamento alla violenza e soprattutto che i fondi europei vengano realmente usati per progetti di sviluppo e non per pagare le famiglie dei “martiri” o per ingrassare i boss palestinesi.
Scritto da Carlotta Visentin