Erano passate appena 24 ore dal discorso di Abu Mazen all’Onu, un discorso pieno di menzogne e di incitazione alla violenza, quando alcuni terroristi palestinesi, delle bestie, hanno ammazzato a sangue freddo due giovani genitori israeliani, padre e madre di sei figli, quattro dei quali erano con loro nel momento in cui quelle mani assassine li hanno trucidati.

Abu Mazen ha ordinato e subito i terroristi palestinesi hanno risposto. Eroici li ha definiti Hamas, eroici li ha definiti Fatah, il partito di Abu Mazen, l’angelo della pace. Certo, eroici a sparare contro due genitori indifesi e contro i loro quattro figli, eroici ad appostarsi come topi di fogna dietro a un cespuglio e sparare contro gente inerme. Questo è il concetto di “eroico” che hanno queste bestie che l’ONU ha glorificato innalzando la loro “eroica” bandiera sul pennone del Palazzo di Vetro.

L’attentato di ieri sera non porta solo la firma del terrorismo palestinese, porta indelebile la firma di Abu Mazen, una firma marchiata a fuoco dal suo silenzio che diventa assenso e persino gioia a giudicare dalla reazione del suo partito. Questo bisognerà ricordarselo dopo che oggi saranno sepolti i corpi di questi due giovani israeliani che lasciano sei figli piccolissimi. Bisognerà ricordarselo perché è ora di finirla di chiedere condanne internazionali che non arrivano mai. Questo attentato lo dovranno pagare carissimo, a partire proprio da Abu Mazen. Occorre tornare al “con i terroristi non si tratta” e agire di conseguenza. Tagliare tutto ai palestinesi, a partire da qualsiasi forma di assistenza, a partire dalla fornitura di energia elettrica (che per inciso non pagano) per finire a quella sanitaria. Se la producano da soli l’energia, si costruiscano da soli gli ospedali. E’ ora che Israele la finisca di essere cornuto e mazziato.

Questa volta non si può rimanere inermi nemmeno di fronte al complice silenzio del mondo, questa volta la reazione deve essere proporzionata non solo alla violenza dei terroristi palestinesi ma anche alla indifferenza dell’Onu, della UE e del mondo intero. Che ci provino a protestare se Israele reagisce duramente. Che ci provino questi ipocriti complici dei terroristi palestinesi. Israele questa volta deve essere implacabile. Fuori tutti quelli che collaborano con i terroristi, a partire da ONG e media (o cosiddetti tali). Fermare ogni collaborazione con i terroristi palestinesi, specie le più subdole che si fanno scudo dei Diritti Umani per poi violare proprio quei Diritti Umani che dicono di voler difendere. Questa volta non si deve lasciar perdere.

Scritto da Aaron T.