Nahariya, 9 settembre 2014 – E dopo i tunnel di Hamas si torna a parlare anche dei tunnel di Hezbollah. In tutto il nord di Israele la maggioranza delle persone sono convinte che il gruppo terrorista libanese e i diversi gruppi palestinesi presenti in Libano abbiano costruito diversi tunnel del tutto simili a quelli costruiti da Hamas lungo il confine con Gaza.

Il sospetto è più che plausibile e di certo nessuno ne sarebbe sorpreso, solo che fino ad ora nessuno ne ha mai trovato uno. Un allarme molto generico è scattato questa mattina quando alcuni contadini a nord di Nahariya hanno chiamato il comando del IDF sostenendo di sentire nitidamente rumori di scavo provenienti da sotto terra. Le segnalazioni sono state diverse e nessuna era collegata tra di loro, ma al momento l’IDF non ha trovato nulla che confermi gli allarmi. In ogni caso il comando IDF ha avvertito la sua controparte di UNIFIL, oltre il confine con il Libano, di verificare se vi fossero scavi aperti. Un ufficiale del IDF ci ha detto che i militari israeliani stanno monitorando con molta attenzione una serie di costruzioni in territorio libanese molto vicine al confine dalle quali potrebbero partire i tunnel. Ma il timore tra la gente non è tanto che si stiano scavando dei tunnel ma che siano stati già scavati e che aspettino solo di essere utilizzati da Hezbollah o dai gruppi palestinesi presenti in Libano.

A Nahariya la gente non si fa illusioni, sanno che prima o poi dovranno fare i conti con gli Hezbollah. Qui la paura di Hamas o del ISIS è praticamente nulla, qui a fare paura sono i terroristi sciiti armati e finanziati dall’Iran. «E’ solo questione di tempo – ci dice quasi rassegnata Ilayah, una giovane ragazza che fa la commessa – prima o poi succederà qualcosa. Un rapimento, un omicidio o una salva di missili. Intanto qui sono tutti convinti che sotto di noi ci siano decine di tunnel come quelli che Hamas ha costruito a Gaza. Se lo hanno fatto loro è impossibile che non gli abbiano fatti quelli di Hezbollah che non hanno alcun controllo». Obbietto che però l’IDF dice di non aver trovato nulla e lei mi risponde con un sorriso forzato: «ci sono, ci sono, fidati».

Parlo del problema con un ufficiale del IDF il quale mi conferma di conoscere le preoccupazioni della gente del luogo ma conferma anche che fino ad oggi non è stato trovato alcun tunnel. Gli chiedo se è possibile che Hezbollah gli abbia costruiti con calma e accuratezza e che non li utilizzi per non bruciare un’arma per un attacco a sorpresa. L’ufficiale non lo esclude ma ribadisce che l’IDF è molto attento e che il livello di allarme è molto alto. Gli ricordo che nel 2010 Debka File svelò un piano di Hezbollah per invadere la Galilea e per conquistare diverse città israeliane con la collaborazione di Hamas e gli chiedo se quel piano non fosse basato anche sull’utilizzo dei tunnel. L’ufficiale rimane titubante sulla fattibilità del piano in oggetto anche perché, dice, “le condizioni sono cambiate”, tuttavia ammette che in caso di attacco da parte di Hezbollah l’utilizzo di eventuali tunnel potrebbe permettere l’ingresso di terroristi molto all’interno dei confini israeliani. Tuttavia conferma nuovamente che al momento non si sono scoperti tunnel pur ammettendo che ci sia la possibilità che, nel caso in cui ci fossero, gli Hezbollah potrebbero aver evitato di aprire il lato israeliano per non farli scoprire.

Rimane il fatto che la popolazione nel nord di Israele è molto preoccupata e in pochi dubitano che prima o poi, tunnel o meno, dovranno farei conti con Hezbollah e con tutta la sua potenza militare.

 Scritto da Miriam Bolaffi

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